Funerali Totò Schillaci, l'omelia: "È il volto bello di Palermo che non molla" Il Tirreno

  • Postato il 20 settembre 2024
  • Di Il Tirreno
  • 1 Visualizzazioni
Funerali Totò Schillaci, l'omelia: "È il volto bello di Palermo che non molla" Il Tirreno

Totò Schillaci "è il volto bello di Palermo, di Palermo che non molla. Totò per noi palermitani e noi siciliani è un simbolo, come lo sono stati altri uomini nella storia in altri ambiti, perché è riuscito con le sue sole forze a mostrare il vero volto, impregnato di valori, della nostra Sicilia, della nostra bella Palermo". Così monsignor Filippo Sarullo, parroco della cattedrale di Palermo, durante l'omelia nel funerale del calciatore Totò Schillaci nel capoluogo siciliano. "In tanti oggi sono qui per ricordarlo come il calciatore delle Notti Magiche, perchè ha fatto sognare l'Italia. In questi giorni tanti i messaggi, tanti i pensieri, tante le parole, tanto l'affetto dimostrato da parte del mondo del calcio e dello sport, delle istituzioni e del popolo. È stato un coro unanime di dispiacere, dolore, lacrime, ricordi, che attestano le qualità umane e professionali di un talento, di un fuoriclasse, di un grande della storia umana e calcistica che nasce e muore qui a Palermo", ha aggiunto il sacerdote. "Totò è stato prima di tutto un battezzato, un uomo, un figlio, un fratello, un padre, un marito, un lavoratore, un amico, e da sempre un calciatore, fin da bambino. Totò rappresenta la favola, ha realizzato nella sua vita la favola, senza mai cambiare pelle, rimanendo sempre lo stesso, con l'animo gentile, generoso ed umile di sempre, col cuore grande e la testa sulle spalle di sempre. Ma come l'ha realizzata la favola? Da persona seria e perbene. Non certo rimanendo a guardare o ad aspettare inerme ma guadagnandosela col sudore, il sacrificio, l'impegno, la dedizione, a testa bassa come fanno i grandi eroi, senza mai chiedere o pensare che sia dovuto. La favola si realizza non attraverso followers e visibilita' del momento, ma lavorando in silenzio, con umiltà, credendoci, come ha fatto lui. Un eroe del pallone, un eroe della vita, un eroe del riscatto, un eroe che parte dal basso, da un quartiere di borgata, dove per farti spazio devi faticare, devi fare una scelta, sì, una scelta tra la via dei soldi facili e disonesti e la via del lavoro e il sacrificio, la via dell'onestà", ha detto ancora monsignor Sarullo.
Continua a leggere...

Autore
Il Tirreno

Potrebbero anche piacerti