Funerali di Stato per i carabinieri: “Hanno servito la patria con amore”. Mattarella, Meloni e migliaia di cittadini
- Postato il 17 ottobre 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Un lungo applauso e tanta commozione. Il funerale di Stato di Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari – i tre carabinieri morti nell’esplosione di Castel d’Azzano, nel Veronese – è iniziato poco dopo le 16 nella Basilica eretta in onore di Santa Giustina protomartire di Padova.
Ad assistere alle esequie, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni, ma anche tanti cittadini e cittadine: in mille all’interno della Basilica, oltre duemila sul sagrato e nel lobo di Prato della Valle. “La vittoria sul mondo e sul male è anche l’amore di chi serve la patria, cioè il prossimo, garantendo la giustizia”, ha sottolineato l’arcivescovo Gian Franco Saba.




Un pensiero condiviso dagli stessi familiari delle vittime, come Andrea, fratello di Marco Pifferi: “Marco, Valerio e Davide. Tre carabinieri che hanno dato la vita in nome della giustizia. Per senso del dovere e di appartenenza. Quello che voglio dire oggi con forza è che il loro sacrificio non sia reso vano. Faccio appello affinché episodi simili non debbano più accadere”.
Accanto al capo dello Stato e alla premier, anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il ministro della Difesa Guido Crosetto, che in un intervento ha ribadito l’impegno dello stato a non dimenticare le vittime: “È scritto nella memoria della Repubblica e le forze armate sono custodi della memoria. Lo Stato non dimentica”.
Ai funerali hanno partecipato anche i 27 colleghi rimasti feriti. Applausi scroscianti sono risuonati appena le bare – ognuna avvolta da una bandiera tricolore – sono state sollevate per fare ingresso nella Basilica.
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