Fred e Rose West, l’agghiacciante storia vera della coppia di serial killer che terrorizzò l’Inghilterra
- Postato il 21 maggio 2025
- Di Panorama
- 1 Visualizzazioni


Tra il 1967 e il 1987, nella tranquilla cittadina inglese di Gloucester, scomparvero dodici giovani donne. Nessuno poteva immaginare che anni dopo, nel 1994, i loro resti sarebbero stati ritrovati sepolti nel giardino e nei pressi del numero 25 di Cromwell Street. Alcune delle vittime erano minorenni, altre incinte. Due di loro erano figlie degli stessi assassini: Frederick e Rosemary West.
Quella dei coniugi West è una delle vicende criminali più sconvolgenti della storia britannica. A raccontarla oggi, con nuove testimonianze e documenti inediti, è la docuserie Netflix «A British Horror Story: La storia di Fred e Rose West», disponibile dal 14 maggio. In tre episodi, il documentario ripercorre la discesa nell’orrore di una coppia che trasformò la propria casa in una prigione di violenza e morte. Ecco alcuni dei dettagli più sconvolgenti.
Il «cortile degli orrori» di Fred e Rose West
I West attiravano giovani donne sole o vulnerabili, spesso scappate da casa o da istituti. Dopo averle adescate, le sottoponevano a torture, abusi e infine le uccidevano, seppellendone i corpi nella proprietà o nei dintorni. La loro crudeltà non risparmiava nemmeno i figli: li molestavano regolarmente, minacciandoli con frasi come «finirai in cortile, come tua sorella». Due delle vittime erano proprio le loro figlie: Charmaine e Heather.
Fred West confessò i delitti nel tentativo – mai del tutto riuscito – di scagionare Rose. Fu lui a guidare la polizia nei luoghi delle sepolture. Ma le indagini rivelarono presto che anche la moglie aveva partecipato attivamente agli omicidi. Rose verrà condannata all’ergastolo per dieci uccisioni. Fred si tolse la vita in carcere nel 1995, prima di affrontare il processo.
L’infanzia disturbata di Fred West
Fred West nacque in una famiglia povera e violenta. Secondo i suoi racconti, a 12 anni subì abusi sessuali dalla madre, mentre il padre avrebbe molestato le sorelle. Dichiarò anche di aver commesso atti di zoofilia, ma il fratello minore Doug definì tutto questo «deliri di una mente malata».
Nel 1961 fu accusato di aver abusato della sorella minore, Kitty, rimasta incinta. Il caso venne archiviato perché la ragazza si rifiutò di testimoniare, ma Fred fu comunque allontanato dalla famiglia. Poco dopo conobbe Rena Costello, una donna incinta di un altro uomo. I due si sposarono e Fred adottò la figlia di lei, Charmaine. Insieme ebbero una seconda figlia, Anne Marie.
Ma la vita familiare fu subito segnata dalla violenza. Fred picchiava Rena, la costringeva a prostituirsi e abusava sessualmente della piccola Charmaine.
L’incontro con Rose
Nel 1967 Rena abbandonò Fred, lasciandogli la custodia delle figlie. Quello stesso anno lui compì il suo primo omicidio: Anne McFall, una 18enne incinta di lui, ed ex babysitter delle sue figlie. Due anni dopo incontrò Rosemary Letts, appena quindicenne. Nonostante la giovane età (lei 15, lui 27) i due iniziarono subito una relazione: Rose si trasferì con Fred e iniziò a prendersi cura delle bambine.
Nel 1970 nacque la loro prima figlia, Heather Ann, che secondo alcune fonti sarebbe in realtà figlia del padre di Rose, noto per aver abusato di lei. Nel 1971, mentre Fred era in prigione per furto, Rose uccise Charmaine, di otto anni. Al rilascio, Fred uccise anche Rena, tornata a cercare la figlia. Entrambe vennero sepolte: Charmaine sotto una casa in Midland Road, Rena in un campo nel villaggio di Kempley, accanto ad Anne McFall.
Fred e Rose si sposarono nel 1972. Lei iniziò a prostituirsi, anche con il consenso di Fred, che accoglieva come propri i figli che nascevano dai rapporti con i clienti. Ne ebbero otto in totale.
Gli abusi e gli omicidi
Negli anni, la casa di Cromwell Street divenne un vero centro di orrore. I West affittavano le stanze a giovani ragazze in difficoltà, per poi sottoporle a stupri, sevizie e omicidi. Fred progettava di trasformare il seminterrato in una “stanza delle torture” e confessò di andare in cerca di adolescenti che facevano l’autostop: le considerava prede facili da attirare.
Abusò della figlia Anne Marie e della tata Catherine Owens, che fu anche rapita e torturata. Nel 1973 provò a denunciarli, ma dopo un processo umiliante, abbandonò le accuse. I West furono condannati solo a una multa di 25 sterline. Anni dopo, la sua testimonianza si rivelò fondamentale: Catherine fu l’unica sopravvissuta in grado di raccontare l’orrore.
Da quel momento, la coppia non lasciò più testimoni in vita. Le vittime venivano prima abusate, poi uccise e infine smembrate e sepolte in giardino.
Anche tra le mura domestiche, l’inferno continuava. Le figlie Anne Marie, Heather, Mae e la giovane Louise subirono tutte abusi. Heather, la primogenita di Fred e Rose, venne uccisa a 16 anni.
Gli arresti e il processo
Nel 1992, Louise confidò a un’amica gli abusi subiti. La madre dell’amica denunciò il fatto, ma l’indagine fu archiviata. Tuttavia, fu sufficiente ad attirare l’attenzione della polizia. I figli più piccoli avevano iniziato a raccontare a scuola che “chi si comportava male finiva in giardino”, come la sorella Heather.
Nel 1994, gli investigatori ottennero un mandato per ispezionare la casa: trovarono ossa umane, che confermarono essere di Heather. A quel punto Fred iniziò a collaborare, portando gli inquirenti nei luoghi dove aveva sepolto dodici corpi. Nove furono ritrovati nel giardino di casa, tre in campagna.
Tra le vittime:
- Heather West, 16 anni, figlia dei West
- Shirley Robinson, incinta all’ottavo mese
- Alison Chambers, scappata da un istituto
- Lynda Gough, accolta dai West nel 1973
- Carol Cooper, fuggita da un istituto di Worcester
- Lucy Partington, scomparsa dopo una visita a un’amica
- Thérèse Siegenthaler, studentessa svizzera
- Shirley Hubbard, viveva con una famiglia adottiva
- Juanita Mott, un’affittuaria della coppia
Il primo gennaio 1995, Fred West si tolse la vita in carcere, lasciando un biglietto in cui sembrava voler proteggere ancora Rose. Ma le prove contro di lei erano schiaccianti. Durante il processo, i dettagli che trapelarono – uniti alla testimonianza di Owens – permisero alla giuria di condannarla all’ergastolo per dieci omicidi.
Rose West oggi ha 69 anni, è ancora in carcere e continua a proclamarsi innocente.
La docuserie su Netflix: perché vederla
A raccontare in dettaglio l’orrore sepolto dietro la facciata ordinaria della famiglia West è la docuserie “A British Horror Story: La storia di Fred e Rose West”, disponibile su Netflix dal 14 maggio. Composta da tre episodi, la serie ripercorre la vicenda con un taglio documentaristico potente e disturbante, portando alla luce materiali inediti che aggiungono nuovi strati di inquietudine a una delle storie criminali più sconvolgenti della storia britannica.
Il cuore della docuserie sono le registrazioni originali degli interrogatori di Fred West con la polizia, recentemente rinvenute, che restituiscono la voce diretta dell’assassino e la freddezza con cui raccontava i crimini. Le confessioni, intervallate da filmati d’archivio e ricostruzioni, mostrano un uomo apparentemente collaborativo ma pronto a tutto pur di proteggere la moglie, anche dopo la cattura.
A completare il racconto ci sono le testimonianze dell’avvocato difensore di Fred, di ex membri delle forze dell’ordine e di giornalisti investigativi che seguirono il caso negli anni ’90, quando la notizia scosse profondamente la Gran Bretagna. I loro racconti evidenziano le mancanze istituzionali, i fallimenti della giustizia e le dinamiche psicologiche che permisero alla coppia di agire indisturbata per quasi due decenni.