Franzoso, la tragedia un anno dopo Matilde Lorenzi, De Chiesa accusa: “Così sì uccide lo sci”. Cosa è successo in Cile

  • Postato il 16 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Un anno dopo un’altra tragedia per il mondo dello sci, una fatalità o un incidente che forse si poteva prevenire: ci si interroga sulla morte di Matteo Franzoso dopo una bruttissima caduta avvenuta domenica scorsa mentre si allenava in Cile sulla pista di La Parva.

La dinamica dell’incidente

Su quanto avvenuto domenica stanno lavorando le autorità cilene per identificare l’esatta dinamica dell’incidente che ha visto lo sciatore italiano super due file di reti di protezione e finire contro una staccionata posizionata 6-7 metri oltre il tracciato della pista. Un tema quello della sicurezza sulle piste da sci che è diventato ancora più urgenti con richieste che sono arrivate anche dall’ex discesista azzurro Kristian Ghedina come da tutto il mondo della neve.

Lorenzi: “Mancanza di prevenzione”

Lo scorso anno la terribile tragedia che ha colpito la famiglia Lorenzi con la morte della 19enne Matilde, da quel terribile momento papà Adolfo si è impegnato in prima linea proprio sul tema della sicurezza: “La dinamica è chiara. Matteo è scivolato, è passato sotto le reti e ha battuto contro un frangivento a bordo pista. Sarebbe come mettere pali ai bordi dell’autostrada al posto dei guardrail. Non è una fatalità, ma una gravissima mancanza di prevenzione. All’inizio della stagione sciistica, una cosa del genere deve dare la sveglia alle istituzioni”, queste le sue parole a Repubblica.

L’accusa di Paolo De Chiesa

Sull’ennesima tragedia che ha colpito il mondo dello sci è intervenuto anche Paolo De Chiesa con un appello e insieme un’accusa molto forte. L’opinionista Rai scrive sulle sue pagine social: “Il mondo dello sci è di nuovo sotto shock per questa ennesima tragedia, meno di un anno fa, moriva sulle nevi della Val Senales, Matilde Lorenzi, e non per una fatalità, come sostenuto nell’archiviazione del caso, bensì per mancanza di parametri di sicurezza. In Cile, Matteo Franzoso, un ragazzo fantastico, ha commesso un errore, ha spigolato, è partito per la tangente finendo fuori pista e andando a sbattere violentemente contro un palo di legno di una staccionata. In Coppa del Mondo queste cose non succedono, perché le piste sono super protette: che differenza c’è tra la Coppa del Mondo e il resto dello sci, dove le velocità sono quelle. Allora o lo sci si ferma, fa tre passi indietro, se no di questo passo, insieme ai nostri ragazzi morirà anche lo sci”.

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Virgilio.it

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