Frankie Dettori, il fantino dei record ha dichiarato bancarotta: il fisco britannico gli chiede 17 milioni di sterline
- Postato il 14 marzo 2025
- Di Virgilio.it
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Fuoriclasse si diventa, ma purtroppo anche Frankie Dettori ha scoperto che talvolta non si nasce perfetti in tutto. Lontano dall’ippica, ad esempio, per il fantino più famoso e vincente della storia non sono state sempre tutte rose e fiori, soprattutto adesso che è arrivata la stangata dal fisco britannico, tale da costringerlo a dichiarare bancarotta. “Non sono riuscito a risolvere a mio favore il contenzioso col fisco e adesso mi ritrovo davvero in un brutto guaio”, ha spiegato Frankie (all’anagrafe Lanfranco, figlio del fantino Gianfranco), commentando la sentenza che lo obbligherà a versare l’equivalente di 17 milioni di sterline nelle casse dell’agenzia delle entrate di Sua Maestà.
- Il racconto: "Sei mesi di trattative, ma inutili"
- La decisione inevitabile: "Almeno tornerò a vivere sereno"
- I trionfi e le cadute, il trasferimento negli USA
Il racconto: “Sei mesi di trattative, ma inutili”
Dettori, 54 anni compiuti lo scorso 15 dicembre, già da qualche anno aveva confidato di attraversare un momento complicato a livello economico. Nel 2023 la sua decisione di chiudere la carriera in patria (di fatto, pur essendo nato a Milano da genitori sardi, ha sempre vissuto nel Regno Unito sin da bambino) era in parte dovuta anche alle criticità emerse con l’agenzia delle entrate britannica, che lo accusava di aver evaso il fisco in seguito anche ad alcuni investimenti fatti con intermediari finanziari che non si sono rivelati all’altezza del compito loro affidato.
Frankie negli ultimi mesi ha dovuto così ingaggiare un team di consulenti legali per provare a trovare una soluzione ed evitare di dover dichiarare bancarotta, ma il suo proposito è caduto inascoltato. “Negli ultimi 6 mesi i miei consulenti hanno cercato ogni via per provare a risollevare la mia situazione finanziaria, ma ogni tentativo è risultato vano. Mi imbarazza dover spiegare al mondo intero in che guaio mi sono cacciato, ma questa è la nuda e cruda verità e sono pronto ad assumermi la responsabilità delle mie scelte sbagliate”.
[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/irishracing/status/1900200918827630965" profile_id="irishracing" tweet_id="1900200918827630965"/]La decisione inevitabile: “Almeno tornerò a vivere sereno”
Dettori negli ultimi tempi s’è stabilito negli Stati Uniti, e la fine (seppur decisamente triste e tribolata) della vicenda potrà aiutarlo a ripartire dopo un periodo difficile. “Non riuscivo più a tenere la testa concentrata sulle corse, e per questo dico che spero vivamente di poter tornare a vivere in modo più sereno. Non sarà facile però riprendersi dalla botta: non auguro a nessuno quello che ho passato io e il consiglio che mi sento di dare è quello di prendere in maniera salda le redini delle proprie questioni finanziari.
Decidere di presentare istanza di fallimento comporta comunque delle conseguenze, ma ciò che conta è aver chiuso definitivamente un capitolo e poter tornare a fare quello che più mi piace e mi diverte, cioè correre con i cavalli”. E rimpinguare magari un bottino fatto di oltre 300 vittorie che l’hanno proiettato nell’olimpo dell’ippica, con tanto di invito della regina Elisabetta II a trascorrere qualche ora a Buckingham Palace.
I trionfi e le cadute, il trasferimento negli USA
La decisione di trasferirsi in California non era stata vista di buon occhio da molti britannici, quasi convinti che sotto ci fosse qualcosa in più della semplice volontà di abbracciare la cultura americana (e chiaramente le corse locali, preferendole a quelle europee).
Il contenzioso con l’HMRC (cioè l’agenzia delle entrate britannica) è stato uno dei motivi che ha sprinto “The King” a cambiare aria, anche se la sua proposta di ridurre l’ammontare delle tasse da pagare è caduta nel vuoto. Non è stata accolta nemmeno la richiesta di procedere con una trattativa “privata”, cioè senza rivelare le generalità del personaggio coinvolto.
Dettori in Gran Bretagna ha avviato numerose attività al di fuori dell’ippica, dalla catena di ristoranti Frankie’s Bar & Grill (esportata anche in Medio Oriente) oltre alle partecipazioni a diversi reality (anche il Grande Fratello Vip inglese). La sua fama è divenuta tale nel 1996, quando s’impose in tutte e 7 le corse del 28 settembre 1996 ad Ascot, di fatto entrando nella leggenda dello sport mondiale. Già nel 2012 fu al centro di un episodio controverso con un test di positività alla cocaina che portò a 6 mesi di squalifica. Adesso dovrà capire come reagiranno i suoi molteplici fans sparsi in tutto il mondo dopo l’annuncio della bancarotta. “So che avrò conseguenze per molti anni, ma non ho avuto scelta”, ha ribadito Frankie.