Franco Causio ricorda Pietrangeli: “Perdo un amico. Si allenava con noi alla Juve, una leggenda” ESCLUSIVA
- Postato il 1 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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Giornata triste per il mondo del tennis, dello sport in generale: la morte di Nicola Pietrangeli tocca le corde di un Paese intero perché quando uno sportivo arriva a incidere e imprimere un marchio tangibile nella storia di una Nazione, si ritaglia uno spazio nella memoria collettiva. Pietrangeli è stato un odei più grandi tennisti italiani: primo italiano a vincere un titolo del Grande Slam, il Roland Garros nel 1959, diventando in quegli anni il numero 3 del ranking.
Personaggio inimitabile, portò per la prima volta in Italia la Coppa Davis, da capitano non giocatore, nel 1976 battendo il Cile in finale con una squadra formata da atleti formidabili come Adriano Panatta, Paolo Bertolucci e Corrado Barazzutti.
- Il ricordo di Franco Causio
- Un fratello conosciuto a Torino
- Perdiamo una leggenda e io perdo un amico
Il ricordo di Franco Causio
Nel luglio scorso perse anzitempo il figlio Giorgio per una grave malattia, mostrando a tutti la sua fragilità in un momento decisamente difficile.
E nelle ultime dichiarazioni pubbliche aveva parlato del suo stato di salute che si è, poi, aggravato portandolo al ricovero e, quest’oggi, alla morte.
Delicato il ricordo che abbiamo raccolto di Franco Causio, ex giocatore della Juventus, che aveva stretto un forte rapporto con Pietrangeli partito proprio negli anni vissuti alla corte della ‘Vecchia Signora’.
Un fratello conosciuto a Torino
“Nicola era un fratello, un amico, abbiamo passato insieme tantissime estati a Milano Marittima, dove si disputava anche un Master di tennis. Lo ricordo veramente con affetto. Sapevo che non stava bene, però quando giungono certe notizie si sta sempre male”.
Pietrangeli e Causio si conobbero nel capoluogo piemontese attraverso amici in comune.
“Ci siamo conosciuti a Torino, quando ancora giocavo nella Juventus. Veniva spesso a trovarci. A Trapattoni (all’epoca allenatore dei bianconeri, ndr) chiedevo se poteva allenarsi con noi e il mister non ha mai detto no, anzi disputava anche le partitelle”.
Perdiamo una leggenda e io perdo un amico
Negli ultimi anni, hanno fatto molto discutere le dichiarazioni di Pietrangeli su Jannik Sinner
“Lasciamo perdere – continua Causio – Sono cose che non esistono. Perdiamo una leggenda, un mito, ma questo vale per tutti. Io perdo un amico. Ultimamente non veniva più a Milano Marittima, ma ci sentivamo spesso. Non giocava i tornei, ma qualche partita con lui l’ho fatta. È stato uno dei più grandi, un numero uno. Ci frequentavamo fuori dai campi, andavamo a pranzo e cena insieme con i nostri amici. Avevamo un rapporto che andava al di là dello sport, era una cosa diversa”.
ALESSIO LENTO