Francia, la manovra del premier Bayrou colpisce malati e sanità: “responsabilizzare i pazienti” per tagliare 5,5 miliardi di spesa

  • Postato il 18 luglio 2025
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Dare la caccia alle assenze per malattia giudicate ingiustificate, aumentando i controlli contro i furbetti, ai malati cronici, riformando lo statuto di Affezione di lunga durata (ALD), e a chi abusa dei farmaci, riducendo i rimborsi di alcune medicine: il premier François Bayrou ha detto di voler “responsabilizzare i pazienti” per poter tagliare 5,5 miliardi di euro alla spesa della Sanità. Mentre le spese militari aumentano (di altri 6,5 miliardi di euro tra il 2026 e il 2027), il primo ministro francese, applaudito dal presidente Emmanuel Macron, ha annunciato una manovra per il 2026 da 43,8 miliardi di euro, di tagli alla spesa pubblica – tra cui il blocco per un anno di tutta la spesa sociale – e di aumenti fiscali – essenzialmente per i pensionati più abbienti, ma senza toccare le grandi aziende né, per il momento, i redditi più alti – finalizzata a risanare i conti pubblici e a riportare il deficit della Francia dal 5,4% del Pil del 2025 al 4,6% nel 2026.

A farne le spese è ancora una volta il settore della salute pubblica: “Se non facciamo nulla la spesa sociale aumenterà l’anno prossimo di 10 milioni di euro. Propongo di fare uno sforzo per limitarne l’incremento di metà”, ha detto Bayrou, presentando martedì il suo piano di bilancio, che verrà discusso in Assemblea in autunno. Le misure proposte da Bayrou preoccupano i medici e le associazioni che rappresentano i pazienti, che ricordano al premier che nessuno ha scelto di ammalarsi. Le reazioni sulla stampa francese e sui social si moltiplicano. “Bisogna ‘responsabilizzare i pazienti’. Non sapevo che si scegliesse di essere malati. È inaccettabile far portare sulle spalle del paziente la colpa della sua malattia”, ha scritto sui social il noto medico e sindacalista Jérôme Marty. France Assos Santé, che rappresenta i pazienti, ha condannato una “visione semplicistica, se non colpevolizzante, del ricorso alle cure mediche”. “Dove sta la dignità? Perché cercare di risparmiare sulle persone malate che non hanno chiesto di esserlo e che già soffrono abbastanza?”, si chiede Jocelyne Nouvet-Gire, presidente dell’Associazione francese di sclerosi multipla (AFSEP), lei stessa colpita da questa malattia degenerativa.

La sclerosi multipla è una delle malattie che rientra nel dispositivo di Affezione di lunga durata (ALD), creato nel 1945, con il diabete, le diverse forme di cancro e l’Alzheimer, e che Bayrou intende riformare, mettendo fine al 100% del rimborso dei farmaci “senza legame” con la malattia. Secondo i dati dell’Assurance Maladie il dispositivo riguardava 13,8 milioni di francesi nel 2022. Bayrou ha fondamentalmente accusato i francesi di molte cose. Di abusare di alcuni farmaci, tra cui gli antibiotici: secondo lui, in Francia se ne consumano il doppio rispetto alla Germania. Chi abusa dunque pagherà di più, poiché la somma a carico del paziente, dopo i rimborsi previsti per legge, passerà da 50 a 100 euro in un anno. Ha anche accusato i francesi di moltiplicare le visite mediche quando, secondo lui, non è necessario, per esempio per confermare la diagnosi fornita da un medico consultato in precedenza. Moltiplicare visite, scanner, esami, radiografie “non serve a nulla”, ha detto.

Bayrou bacchetta anche gli ospedali che non sanno gestire efficacemente le loro spese, e che già sono in deficit (2,4 miliardi di euro nel 2023, il doppio del 2022, secondo gli ultimi dati di maggio del Drees, la Direzione statistica dei ministeri sociali). Il premier ha dunque chiesto agli ospedali di badare a riutilizzare dei dispositivi medici – come per esempio le sedie a rotelle – “quando la persona non ne ha bisogno, per esempio perché è deceduta”. Ha accusato i francesi di chiedere troppe assenze per malattia: “I controlli effettuati sulle assenze per malattia di più di 18 mesi hanno dimostrato che per il 50% di essi tali assenze non erano più giustificate. Metteremo fine a questa deriva”, ha detto.

Tra le sue proposte c’è anche che il lavoratore, in malattia da più di trenta giorni, possa rientrare senza dover consultare un medico del lavoro: “Poiché che abbiamo una grave carenza di medici del lavoro, decine di migliaia di persone che vorrebbero riprendere il lavoro ne sono impedite. È assurdo”, ha detto. In autunno il governo presenterà un progetto di legge contro le “frodi sociali”. Bayrou prende dunque di mira i malati, e in generale i più fragili, annunciando per altro parallelamente anche una nuova discussione per riformare il sostegno di disoccupazione. Bayrou ha anche accusato i francesi di non lavorare abbastanza e ha proposto di sopprimere due giorni festivi, il Lunedì di Pasqua e l’8 maggio, per “produrre di più”. Ha poi annunciato il taglio del turn-over nella pubblica amministrazione che permetterà di tagliare tremila posti di funzionari (per ogni tre dipendenti pubbici che andranno in pensione, ne saranno assunti due). Il piano giudicato “choc” dai sindacati potrebbe costare alla Francia una nuova ondata di proteste e di manifestazioni (il sindacato CGT ha già lanciato un appello alla mobilitazione in autunno) e nuova instabilità politica, poiché tutti i partiti di opposizione, sinistra radicale, socialisti e estrema destra, minacciano di far cadere il governo.

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