Francia, airbag difettoso esplode e uccide una donna. Le autorità richiamano 2,5 milioni di auto
- Postato il 26 giugno 2025
- Fatti A Motore
- Di Il Fatto Quotidiano
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L’onda lunga dello scandalo degli airbag Takata – uno dei più grandi fornitori automotive giapponesi, fallito otto anni fa – miete un’altra vittima: una donna francese di 37 anni, rimasta uccisa in un incidente a bordo della sua Citroen C3 del 2014. La vettura è stata tamponata da un autocarro, che l’ha proiettata contro un muro.
All’arrivo dei soccorsi la donna – che è deceduta pochi giorni dopo lo schianto – presentava ferite molto gravi al volto e, successivamente, un pezzo di metallo è stato rinvenuto nella sua laringe. Lesioni lievi, invece, per il passeggero che era in auto, il figlio tredicenne della donna. Sul luogo dell’incidente è stato rinvenuto pure l’airbag, espulso dal veicolo.
Dopo quest’ultima ed ennesima sciagura avvenuta due settimane or sono, in Francia il Ministero dei Trasporti ha annunciato due giorni fa il richiamo di tutti i veicoli dotati di questo airbag in tutto il Paese e l’estensione della regola “Stop drive” – che impone il blocco immediato alla circolazione dei veicoli dotati degli airbag Takata interessati al difetto di fabbrica – nei dipartimenti e regioni d’oltremare (DROM) e in Corsica. In totale il richiamo riguarda circa 2,5 milioni di autovetture.
Il difetto dell’airbag in questione è causato dal malfunzionamento della capsula che dovrebbe rilasciare il gas per farlo gonfiare in caso di impatto frontale del veicolo. Tale gas, anche a causa di fattori atmosferici come temperatura e umidità, rischia di degradarsi e generare una forte esplosione, comportando lesioni gravi se non mortali per conducente e passeggeri.
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