Papa Francesco è morto alle 7:35 del 21 aprile 2025. Aveva 88 anni. Nato Jorge Mario Bergoglio, dal 13 marzo del 2013 era diventato Francesco. Ecco tutti i contenuti su Francesco su Focus.it.
Nel nome di Jorge, la storia di Papa Francesco
Scopri 20 cose da sapere sul nuovo Papa Francesco (articolo del 2013). Da quando è stato eletto, il 13 marzo 2013, José Maria Bergoglio ha cambiato il volto del papato con gesti simbolici e pratici che hanno in alcuni casi messo in discussione consuetudini radicate. Dal rifiuto degli appartamenti papali alla riforma della Curia, fino alle encicliche su ambiente e giustizia sociale, il suo regno ha segnato una rottura con il passato, guadagnandosi tanto ammirazione quanto critiche.. Gesuita, ma francescano. Francesco è il primo Papa a portare questo nome, scelto in onore di San Francesco d'Assisi, e già dalle primissime dichiarazioni successive all'elezione ha voluto segnare la direzione del suo pontificato auspicando "una Chiesa povera e per i poveri", vicina agli ultimi, sobria e distante dai lussi del potere.
Il richiamo al Poverello di Assisi si è tradotto in scelte concrete, dalla rinuncia alle vesti sfarzose all'uso di una semplice croce pettorale d'argento (e non d'oro), fino alla decisione di risiedere nella modesta Casa Santa Marta anziché negli appartamenti pontifici.
Eppure, Francesco non è un francescano, ma un gesuita, l'unico che fino a ora si sia seduto sul trono di Pietro. Formatosi nella Compagnia di Gesù, ordine fondato da Ignazio di Loyola nel 1534 con l'obiettivo di difendere la fede cattolica e diffonderla attraverso l'istruzione e le missioni, Bergoglio ha dimostrato di avere una visione pragmatica della Chiesa, capace rispondere con una serie di riforme alle sfide del mondo contemporaneo.. Nuova Curia. Fin dall'inizio del pontificato, Francesco ha manifestato l'intenzione di riorganizzare la Curia Romana, l'insieme degli organismi amministrativi che aiutano il papa nel governo della Chiesa. Questo progetto ha preso forma con la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, pubblicata il 19 marzo 2022 con l'obiettivo di rendere la Curia più efficiente, meno burocratica e maggiormente inclusiva.
In quest'occasione è stato istituito il Dicastero per la Carità (che prende il posto della storica Elemosineria Apostolica), con il compito di gestire le attività di assistenza, beneficenza e carità, e vi è stata un'ampia apertura ai laici, uomini e donne, in ruoli di vertice nei dicasteri vaticani da cui in passato erano esclusi. Francesco ha anche dato più autonomia alle Chiese locali in giro per il mondo, riducendo l'accentramento delle decisioni a Roma, per una struttura ecclesiastica più vicina alle esigenze delle diverse comunità locali.. Riforma penale. Da sempre contrario alla pena di morte, definita senza mezzi termini "inammissibile perché attenta all'inviolabilità e dignità della persona", nel corso del suo regno Bergoglio ha anche riformato il sistema penale della Chiesa con la Costituzione Pascite Gregem Dei (entrata in vigore nel 2021), con la quale ha ridotto il margine di discrezionalità dei giudici canonici, stabilendo pene più precise e definite ed estendendo la responsabilità anche a religiosi non chierici e a laici in modo da garantire maggiore protezione per le vittime.
Nel nuovo codice canonico, spiccano reati specifici come la gestione illecita dei beni ecclesiastici e, soprattutto, l'abuso sessuale, trattato come una grave violazione della dignità della persona ed escluso dal vincolo della prescrizione. Una risposta concreta agli scandali dei "preti pedofili" che hanno scosso la Chiesa negli ultimi anni.. Sensibilità ecologista. Riforme legislative a parte, è soprattutto nella difesa dell'ambiente che l'anima francescana di Bergoglio si è fatta sentire. Con l'enciclica Laudato si' del 2015, il papa ha infatti lanciato un potente appello globale per la salvaguardia del creato, denunciando il degrado ambientale e l'ingiustizia sociale che ne deriva. Il Papa ha ribadito l'urgenza di affrontare la crisi ecologica, denunciando i danni causati da un modello economico che mette a rischio il futuro del pianeta aggravando le disuguaglianze tra ricchi e poveri.
Nella sua visione, c'è dunque un legame indissolubile tra crisi climatica e povertà, dato che proprio i più vulnerabili sono i più colpiti dagli effetti del cambiamento climatico. La sensibilità ecologista ha portato inoltre Bergoglio a invitare continuamente i governi a prendere misure per limitare l'impatto dell'uomo sulla natura, come la riduzione delle emissioni di gas serra, l'adozione di politiche energetiche sostenibili e il miglioramento della gestione delle risorse naturali. Un cambiamento sollecitato anche nei comportamenti individuali dei singoli, per uno "stile di vita sobrio" che non sfrutti il pianeta.. Ai quattro angoli del mondo. Così come Benedetto XVI e soprattutto Giovanni Paolo II, Francesco ha dato grande importanza ai viaggi apostolici. Nei dodici anni di regno ne ha compiuti ben 47, visitando 66 diverse nazioni sparse per il mondo. Nel primo, risalente al 2013, poco dopo l'elezione, si recò a Lampedusa, simbolo della tragedia dei migranti nel Mediterraneo, pronunciando parole forti contro l'indifferenza e chiedendo una maggiore attenzione per la protezione dei rifugiati.
Da lì, il suo impegno per i migranti è diventato un tema ricorrente segnando anche i suoi viaggi successivi, spesso diretti verso rotte mai battute dai suoi predecessori. Accanto a mete come l'Iraq e il Sud Sudan, paesi recentemente martoriati dalla guerra, nel 2024 si è inoltre recato nel Sud-est asiatico (Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore) promuovendo il dialogo interreligioso e la pace.. Sobrio funerale. La rottura con le tradizioni del passato si è manifestata anche nelle norme del funerale. A differenza del consueto e pomposo rituale, papa Francesco ha voluto una celebrazione sobria, "con dignità, ma come ogni cristiano". Le nuove disposizioni, messe nero su bianco nell'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis del 2024, prevedono che il corpo del papa non sia esposto su un catafalco, ma su una semplice bara di legno zincata, sostituendo la tradizionale triplice bara, composta da tre contenitori sovrapposti (cipresso, piombo e rovere).
Al contrario dei suoi predecessori, Francesco ha espresso il desiderio di essere sepolto nella basilica di Santa Maria Maggiore, invece che sotto la tomba di San Pietro, semplificando gli apparati liturgici, per rendere il funerale più in sintonia con il messaggio di umiltà e vicinanza alla gente che ha sempre caratterizzato il suo pontificato..