Francesco Risso lascia Marni

  • Postato il 18 giugno 2025
  • Di Panorama
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Dopo quasi un decennio alla guida della direzione creativa di Marni, Francesco Risso si congeda dalla maison milanese. La notizia è stata ufficializzata con una nota congiunta da parte del Gruppo OTB e dello stesso designer, che con parole cariche di gratitudine ha salutato un’esperienza che definisce «molto più di quanto avrebbe potuto immaginare». La sua visione istintiva e profondamente emotiva ha trasformato Marni in un laboratorio creativo aperto alla contaminazione culturale, artistica e sensoriale.

Gli esordi di Francesco Risso

Nato a Genova nel 1983 e cresciuto tra La Spezia e la Toscana, Risso si forma tra Polimoda a Firenze, Fashion Institute of Technology di New York e Central Saint Martins a Londra. Prima di approdare a Marni, lavora per Anna Molinari e successivamente entra nell’ufficio stile di Prada, dove resterà oltre dieci anni, collaborando a stretto contatto con Miuccia Prada. È nel 2016 che viene scelto per succedere a Consuelo Castiglioni, fondatrice e anima storica del marchio. Un passaggio delicato, in cui Risso riesce a rinnovare il brand senza tradirne l’essenza.

La visione di Francesco Risso per Marni

Il Marni di Francesco Risso si distingue fin da subito per un linguaggio visivo audace, infantile e intellettuale al tempo stesso. Le sue collezioni raccontano storie intime e teatrali, con volumi esagerati, stampe naive e una palette cromatica accesa. Il suo lavoro si nutre di arte contemporanea, musica e sottoculture, con una predilezione per l’imperfetto e il non convenzionale. Le sfilate diventano spesso vere e proprie performance immersive, in cui la moda dialoga con la coreografia, il suono e l’ambiente.

L’espansione del menswear e le collaborazioni artistiche

Sotto la sua guida, Marni potenzia la linea maschile, rendendola protagonista di una narrazione più fluida e personale. Risso inaugura anche una stagione di collaborazioni con artisti e creativi, da performance itineranti a capsule con Carhartt WIP, consolidando l’identità di Marni come spazio aperto e in continua trasformazione. In particolare, le sfilate “globali” — da Tokyo a New York, passando per Milano — rafforzano la vocazione internazionale della maison.

L’eredità visionaria di Francesco Risso

Nel congedarsi, Risso ha definito Marni uno «studio, un palcoscenico, un sogno». Un’esperienza che gli ha insegnato la forza della collaborazione e il valore del sentimento nella costruzione di un’identità di marca. Il presidente di OTB, Renzo Rosso, ha riconosciuto in lui un artista unico, capace di interpretare lo spirito del marchio con originalità e profondità. 

«Francesco ha abbracciato lo spirito e i valori della maison e, insieme al team, li ha portati verso nuovi orizzonti, costruendo le basi per un nuovo ed entusiasmante capitolo di Marni. Francesco è un designer unico e un vero e proprio artista, gli auguro tutto il meglio per il futuro», ha dichiarato Rosso. 

L’eredità che Risso lascia è quella di un brand che ha saputo evolversi senza smarrire la propria poeticità. «E adesso ai prossimi straordinari viaggi!»

Autore
Panorama

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