Francesco Passaro sogna in grande agli Internazionali d'Italia

  • Postato il 9 maggio 2025
  • Di Agi.it
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Francesco Passaro sogna in grande agli Internazionali d'Italia

AGI - L'underdog Francesco Passaro, che è sbarcato con una wild card nel tabellone principale degli Internazionali d'Italia, si prepara a duellare con Karen Khachanov per conquistarsi un posto nei sedicesimi dopo aver battuto Tseng e soprattutto Dimitrov.

L'obiettivo, per ora, è far meglio dello scorso anno, quando raggiunse a sorpresa il terzo turno in rincorsa dalle qualificazioni.

"Giocare in casa, di fronte a un pubblico comunque caloroso e carico come quello di Roma è qualcosa di indescrivibile, mi aiuta a tirar fuori le energie anche quando vengono meno" ha spiegato nell'incontro post match con la stampa.

Una carriera tra alti e bassi

A 24 anni il giocatore perugino ha dietro le spalle una carriera sulle montagne russe, con salite e discese dal ranking (adesso è 101, nel 2023 era 605, a febbraio di quest'anno 89, il suo best ranking) e una serie di infortuni che hanno minato le sue sicurezze. Ripristinate, racconta, da Nicoletta Romanazzi, la mental coach di Marcell Jacobs e, tra gli altri, di Fedez: "Quest'anno ho iniziato a lavorare con lei, mi sta aiutando molto insieme al mio psicologo Rinaldo Pasqua - spiega - sono fondamentali perché la testa per me è decisiva, a volte mi frenano un po' l'emozione, un po' qualche paura di troppo".

Un team di fiducia

Tra quelli che lo hanno aiutato dopo l'infortunio alla coscia c'è anche Giacomo Naldi, il fisioterapista di Sinner protagonista del caso Clostebol, che ora sta per entrare ufficialmente nello staff Passaro: "Devo ringraziarlo perché sono tornato abbastanza in forma e sono intenzionato a continuare con lui". L'azzurro ha chiarito di non temere spifferi velenosi legati al ruolo del fisioterapista nel caso Sinner-Clostebol. "Non ho paura delle polemiche, non so cosa sia successo ma non sono cose che riguardano me. Giacomo è un professionista e al di là di quello che è accaduto ho piena fiducia".

Analisi e determinazione

Adesso, dopo aver studiato la tattica contro Dimitrov ("dovevo essere aggressivo, cercare di comandare gli scambi, tenerlo lontano dal campo e sono riuscito a farlo per tutta la partita") — già battuto quest'anno in Australia (ma in quell'occasione il bulgaro era uscito dal campo per un infortunio) — si applicherà su Khachanov: "È un grandissimo giocatore e domani studieremo bene il match per prepararlo al miglior modo possibile".

Un giocatore completo e ispirato

Adesso Passaro si sente "un giocatore molto completo, sia sulla terra che sul cemento, e non ho paura di entrare in campo contro giocatori di questo calibro, sicuramente rispettandoli ma cercando di far valere il mio gioco". Gli azzurri al top, Sinner, Musetti, il suo grande amico Matteo Arnaldi, lo stanno aiutando, con il loro esempio, a migliorarsi: "Sono tutti miei coetanei, mi ispirano per poter arrivare dove sono loro ma anche semplicemente vicino" spiega, ammettendo che se i più forti gli tolgono un po' di visibilità, stare lontano dai riflettori gli dà meno pressione, "gioco più libero e spensierato".

Obiettivi e sogni

Oggi l'obiettivo di Passaro è ancora quello che si prefiggeva all'epoca delle Next Gen: diventare il miglior tennista umbro della storia, superando Francesco Cancellotti: "Sarebbe un sogno, considerando che lui è stato 21". Tra i sogni c'è anche quello relativo alla sua squadra del cuore, l'Inter (dopo la vittoria al primo turno si è presentato all'incontro con la stampa con la sciarpa neroazzurra al collo, oggi non ha bissato). Tra i quarti a Roma e vincere la finale di Champions cosa sceglierebbe? "Diciamo un quarto a Roma, purtroppo" è una scelta difficile.

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Agi.it

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