Francesca Albanese cittadina onoraria, anzi no: il Pd e la sinistra si spaccano sull’onorificenza per la relatrice Onu

  • Postato il 2 dicembre 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Purché mi sia risparmiato l’esilio perpetuo….”, scrive Francesca Albanese sulla piattaforma X, in calce al posto della sindaca di Firenze Sara Funaro. Anche lei esprime forti dubbi sul riconoscimento della cittadinanza onoraria alla relatrice Onu per la questione palestinese, colpita duramente dalle sanzioni americane. Un’onorificenza “inopportuna”, ha scritto sul social la prima cittadina dem. E non è l’unica a pensarla così, dopo il commento di Albanese al raid pro-pal nella sede del quotidiano La Stampa a Torino: “un monito” ai giornalisti per “tornare a fare il proprio lavoro”, aveva dichiarato l’esperta, condannando fermamente la violenza dell’atto vandalico. Parole che hanno alimentato polemiche e rimostranze su l’onorificenza in diversi Comuni, soprattutto in casa Pd.

Bologna, guerra nel Pd su Albanese: l’onorevole e l’ex sindaco contro il primo cittadino Matteo Lepore

A Bologna, dopo il clamore, nessuna revoca della cittadinanza per Albanese. “Abbiamo cose più importanti di cui occuparci”, ha tagliato corto il sindaco dem Matteo Lepore. Era stato il collega di partito e deputato Andrea De Maria, ad accendere la miccia invocando il passo indietro in unaìintervista a Repubblica: “Le parole di Francesca Albanese sono inaccettabili, incompatibili con la cittadinanza onoraria conferitale a Bologna, alternative all’idea di libertà e ai valori costituzionali. Erano le squadracce fasciste a distruggere le sedi dei giornali”, ha accusato l’onorevole del Pd, già sindaco di Marzabotto. Poi è giunta la rimostranza di un altro dem, l’ex sindaco Virginio Merola. Le opposizioni hanno cavalcato la polemica presentando ordini del giorno per la revoca dell’onorificenza. Ma ieri il Consiglio comunale li ha congelati: la maggioranza ha votato l’ammissibilità, ma non l’urgenza degli ordini del giorno, scatenando la reazione leghista. Una scelta “vergognosa della sinistra che non riesce a prendere le distanze da Albanese”, ha tuonato il capogruppo del Carroccio Matteo Di Benedetto.

A Firenze la sindaca e Italia Viva chiudono su Albanese. Insorge Avs: “Partito finanziato da Bin Salman”

Firenze invece discuterà domani sulla possibile cittadinanza onoraria per Albanese, presso la commissione pace di Palazzo Vecchio. Ma la sindaca del Pd oggi ha ribadito la sua ferma contrarietà: “Non solo con le ultime dichiarazioni, ma anche con tante altre, le posizioni che porta Francesca Albanese sono più divisive che unitarie e questo non è rappresentativo della città di Firenze”. In ogni caso, sarà il Consiglio comunale a valutare riconoscimenti. La proposta dell’onorificenza è stata sollevata da Dmitrij Palagi di Sinistra progetto comune. Ma Fratelli d’Italia è scesa subito in trincea: Alessandro Draghi, vicepresidente del Consiglio comunale, domani in commissione pace presenterà una questione pregiudiziale per fermare l’iniziativa. Secondo l’esponente fiorentino del partito della premier, la proposta di cittadinanza onoraria “può essere avanzata dal sindaco o da almeno un quinto dei consiglieri comunali. Palagi non ha i numeri per presentare l’atto”. Neppure Italia Viva sostiene Francesca Albanese a Firenze, con Matteo Renzi che chiude la porta: “Non vedo un solo motivo per cui la dottoressa Albanese riceva una onorificenza così prestigiosa”. Il veto ha suscitato l’ira del gruppo consiliare di Alleanza verdi e sinistra: “I primi ad essere contraddittori siano proprio i consiglieri di Italia Viva, che ritengono normale che il leader del loro partito sia finanziato da Bin Salman, mandante dell’uccisione del giornalista Jamal Khashoggi”. Dunque continua la guerra su Albanese, nella città del Giglio.

Napoli, Manfredi blocca la delibera e ferma la cittadinanza

A Napoli, già ad agosto il Consiglio comunale aveva approvato la mozione per la cittadinanza onoraria di Francesca Albanese. Tuttavia mancherebbe la delibera di giunta, con il sindaco riottoso a firmarla. “La proposta è stata votata dal Consiglio comunale, ma ritengo doverose una ulteriore valutazione e una riflessione condivisa”, ha dichiarato il primo cittadino Gaetano Manfredi, presidente Pd dell’Associazione nazionale dei Comuni (Anci).

Torino, la sinistra si divide: niente onorificenza

A Torino, con il sindaco Stefano Lorusso (area moderata del Partito democratico), il cambio di rotta su Albanese era già avvenuto. La proposta di conferire la cittadinanza onoraria era giunta dal Movimento 5 stelle il 15 settembre. In principio Dem e Sinistra ecologista hanno accettato, poi hanno dubitato, così il 31 ottobre (ben prima del commento sui vandali pro pal nella redazione de La Stampa) la mozione si è arenata. Neppure al sindaco di Torino non sono piaciute le parole di Albanese: “Grave che di fronte a un atto violento del genere qualcuno arrivi a suggerire che la responsabilità sia anche solo in parte della stampa”.

Reggio Emilia, il sindaco “sgridato” da Albanese non torna indietro: “Giusto il riconoscimento per l’attività di relatrice Onu sulla Palestina”

A Reggio Emilia invece nessun dubbio su l’onorificenza per Albanese. Il sindaco Marco Massari fu il primo a conferirle il tricolore e già alla cerimonia non mancarono le polemiche. Il primo cittadino sul palco aveva ricordato come “la fine del genocidio e la liberazione degli ostaggi sono condizioni necessarie per avviare per quanto possibile un processo di pace”. Dopo i fischi del pubblico arrivò la ramanzina du Albanese: “Il sindaco si è sbagliato ha detto una cosa non vera, la pace non ha bisogno di condizioni (…) Io il sindaco non lo giudico, lo perdono, però mi deve promettere che questa cosa non la dice più”. Malgrado le polemiche e la “ramanzina” sul palco, Massari conferma l’onorificenza del tricolore: “Le è stato dato per la sua meritoria attività di relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati e non per altre sue iniziative o prese di posizione”.

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