Francesca Albanese ai Giardini Luzzati il 7 ottobre, la famiglia dell’artista: “Lui non avrebbe approvato”
- Postato il 7 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Non si placa la polemica sulla presenza a Genova di Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu sui territori palestinesi occupati, in questo 7 ottobre che segna l’anniversario della strage compiuta da Hamas con l’uccisione di 1.200 israeliani. Dopo la decisione di spostare l’incontro pubblico da Palazzo Ducale ai Giardini Luzzati, a condannare la nuova location è Raffaella Petraroli Luzzati, presidente della comunità ebraica e parente acquisita dell’artista Lele al quale è intitolato lo spazio in centro storico.
“La famiglia di Lele Luzzati disapprova la messa a disposizione alla signora Albanese della location intitolata al loro familiare (sappiamo benissimo che è un luogo pubblico) nella giornata odierna – è il suo commento in un post sulla pagina Facebook dei Giardini Luzzati -. Lele Luzzati, uomo di sinistra, pacifista, la cui sorella (fuggita dall’Italia per le leggi razziste del 1938) e i cui nipoti vivono in un kibbutz a ridosso della cittadina di Sderot colpita dai missili di questa guerra, non avrebbe senz’altro approvato una manifestazione di tale tenore nel giorno del ricordo del più violento pogrom antisemita dopo la Shoah. Qualche utile idiota o imbecille, come meglio definito dal presidente Mattarella, ha pensato bene di scrivere da qualche parte Luzzati fascista. Senza parole. Firmato: la famiglia Luzzati”.
“Apprendiamo di questa posizione, ma noi pensiamo di essere fedelissimi alla visione di Lele Luzzati. Sappiamo che era un pacifista e antimilitarista, e quelli sono valori che difendiamo ogni giorno – risponde Marco Montoli, direttore editoriale e culturale della cooperativa Il Ce.Sto. che gestisce lo spazio -. Noi non sposiamo le tesi di Francesca Albanese, non siamo un partito politico, ma per noi il dibattito è importante. Non stiamo parlando della Giornata della Memoria. Per noi il tema sono le vittime civili, parliamo di popoli. Nessuno è contro la comunità ebraica né gli israeliani e onoriamo anche quelle vittime”.
“Non sappiamo quale sarebbe stata la posizione di Luzzati – aggiunge Montoli -. Sappiamo del suo profondo legame con la comunità ebraica, ma era anche contro la guerra e si batteva per i diritti dei bambini. Non sono così sicuro che si sarebbe indignato per questa iniziativa. Il nome di Luzzati non è un copyright. Nella sua visione ci sta anche rispettare le differenze. Siamo tanti e diversi, c’è chi è critico con Albanese a destra e sinistra e pensiamo sia importante avere la possibilità di ospitarla raccogliendo il sentimento di rifiutare una strage così enorme di civili. In ogni caso siamo disponibili anche a confrontarci con loro, i Giardini Luzzati sono sempre aperti”.
L’appuntamento è dunque confermato alle 20.00 ai Giardini Luzzati, dove gli organizzatori prevedono la presenza di migliaia di persone e per questo hanno predisposto schermi anche nelle aree più lontane dal palco. L’evento, proposto da Defence for Children con Amnesty International e Anpi, era stato lanciato inizialmente a Palazzo Ducale. Poi, dopo le polemiche scaturite anche dalla comunità ebraica genovese, gli organizzatori avevano scelto di cambiare location.