Foto rubate e post sessisti su Phica.eu: ci sono anche Meloni, Schlein, Carfagna, Boschi e Moretti

  • Postato il 28 agosto 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Un nuovo caso di violazione della privacy e di sessismo online scuote il panorama politico italiano. Sul forum Phica.eu, attivo dal 2005 e con oltre 200mila iscritti, circolano migliaia di fotografie rubate dai profili social di donne comuni e personaggi pubblici, spesso manipolate e corredate da commenti volgari e a sfondo pornografico. Nella cosiddetta “sezione vip” compaiono nomi di grande rilievo: dalla premier Giorgia Meloni e la sorella Arianna, alla segretaria del Pd Elly Schlein, fino a figure dello spettacolo come Chiara Ferragni, Paola Cortellesi e Mara Venier.

Le immagini, tratte da momenti privati o pubblici, vengono catalogate in sezioni dedicate e sottoposte a giudizi sessisti che ne stravolgono il significato originario. La vicenda ha riaperto il dibattito sul rispetto della dignità delle donne in rete e sull’urgenza di strumenti efficaci per contrastare abusi digitali sempre più diffusi.

Le denunce delle politiche italiane

Ad accendere i riflettori su Phica.eu è stata la consigliera comunale di Latina e vicesegretaria del Pd Lazio, Valeria Campagna, che ha scoperto sue fotografie private e pubbliche diffuse senza consenso. Scatti in costume, ma anche immagini di eventi istituzionali, sono stati trasformati in materiale per discussioni a sfondo sessuale. “Sono schifata, arrabbiata e delusa, ma non posso tacere — ha dichiarato Campagna — perché riguarda il diritto di tutte noi a vivere libere e rispettate”.

L’indignazione ha presto coinvolto altre figure politiche. L’eurodeputata dem Alessandra Moretti ha denunciato la diffusione di suoi spezzoni televisivi e immagini rubate, mentre la parlamentare Lia Quartapelle ha parlato apertamente di “forum porno” che sfrutta contenuti non autorizzati. Sulla stessa linea l’ex deputata Alessia Morani, intenzionata a intraprendere un’azione legale contro la piattaforma per aver diffuso sue foto accompagnate da “commenti osceni e lesivi della dignità di donna”.

Il fenomeno non riguarda solo esponenti del Pd. Sul sito sono presenti immagini di Mara Carfagna, Mariastella Gelmini, Maria Elena Boschi, Chiara Appendino, oltre a quelle delle ministre Anna Maria Bernini e Daniela Santanché. La diffusione trasversale di questi contenuti dimostra la natura sistemica e non episodica della violazione.

Indagini, reazioni e riflessioni

L’allarme lanciato da Campagna ha spinto la polizia postale ad aprire un’indagine ufficiale su Phica.eu, con l’obiettivo di verificare responsabilità e dinamiche del portale. Secondo la consigliera, la catalogazione del materiale è “capillare”, con sezioni dedicate a città e province italiane, segno di un’attività organizzata e consolidata nel tempo. “Non si tratta di complimenti — ha sottolineato — ma di una forma di controllo e possesso sui nostri corpi, una dinamica che appartiene alla cultura dello stupro”.

Il caso ha innescato una catena di solidarietà politica e civile. Da più fronti si è levata la richiesta di un impegno legislativo e giudiziario più incisivo contro le piattaforme che traggono profitto dalla diffusione di immagini intime e non consensuali. Nel frattempo, cresce la consapevolezza pubblica che il confine tra vita privata e esposizione sui social è sempre più fragile, e che l’uso distorto delle tecnologie può trasformarsi in un potente strumento di violenza.

 

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Blitz

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