Forza Italia si allarga, ecco chi passa in azzurro. Rumors, non è finita: i nomi dei prossimi ingressi
- Postato il 8 gennaio 2025
- Di Libero Quotidiano
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Forza Italia si allarga, ecco chi passa in azzurro. Rumors, non è finita: i nomi dei prossimi ingressi
Forza Italia in Regione Lombardia cresce di numero, con l'ingresso dell'ex renziano Giuseppe Licata, e mette nel mirino la composizione della giunta Fontana.
Lo fa alla maniera dei forzisti, cioè: «Noi non chiediamo nulla, prendiamo atto che il gruppo cresce. Faremo nei tempi opportuni delle valutazioni col presidente Fontana e coi nostri alleati». Tradotto: entro l'estate, quando in Regione si tireranno le somme di metà mandato, Forza Italia chiederà un riequilibrio dei pesi nell'esecutivo regionale. Per allora non è affatto escluso che uno o due consiglieri possano andare a rafforzare ulteriormente la pattuglia azzurra al Pirellone, passata in due anni da sei a nove consiglieri.
In questo momento è presto per fare nomi e scenari, ma da tempo serpeggia malumore per un “presunto” sovra dimensionamento della civica Lombardia Ideale, che conta in giunta su due assessori di Peso, oltre al vice presidente del Consiglio. Contro i due assessori e un sottosegretario per Forza Italia. Solo che i primi hanno meno della metà dei consiglieri regionali degli azzurri: quattro a nove. Da qui l'esigenza di Sorte di provare a riequilibrare la situazione. Il tutto senza strappi, come dicevamo e come ha confermato lo stesso segretario regionale: «Siamo tutti concordi nel dire che il lavoro di questa giunta deve andare avanti spedito. Noi saremo un pilastro di questa giunta e mai una forza che può farla scricchiolare».
La conferenza stampa di ieri è stata anche l'occasione per fare il punto sul partito e sulle prossime sfide, con in testa quella amministrativa per riprendersi Milano.
«In Lombardia Forza Italia continua a crescere- ha spiegato Sorte - La campagna adesioni del 2024 ha superato il risultato, già molto positivo del 2023, raggiungendo le 22mila adesioni. Il nostro obiettivo - prosegue il plenipotenziario lombardo- è quello di occupare lo spazio politico tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, consolidandoci sempre di più come unico punto di riferimento di tutti i moderati».
Una linea condivisa dal presidente di Forza Italia e vicepremier, Antonio Tajani, che ha partecipato all'appuntamento milanese in video conferenza: «Il nostro obiettivo è quello di rafforzare il centrodestra al centro dello scenario politico. Siamo al lavoro per fare crescere il nostro movimento politico e far sì che anche gli elettori di centrosinistra possano guardare all'unica grande forza di centro che c'è in Italia, che è Forza Italia. Siamo lavorando conclude il vicepremier - per costruire questo grande progetto, la dimora dei moderati di questo Paese. La sinistra non ha più centro, ha soltanto la sinistra, ci sono tanti ex democristiani e socialisti che possono guardare a Forza Italia come luogo di riferimento dove confrontarsi e discutere».
Come detto l'altro argomento piuttosto succulento è quello che riguarda le amministrative del 2026 a Milano. Nei giorni scorsi Massimiliano Romeo, segretario regionale leghista, aveva suonato la sveglia agli alleati esortandoli ad individuare una rosa di nomi entro l'estate. Da Forza Italia non indicano tempistiche, ma l'esigenza di riprendersi Milano è condivisa. Per Tajani: «Dobbiamo prepararci per le prossime elezioni comunali, dove abbiamo le carte in regola per vincere. Abbiamo tante idee e proposte per il candidato sindaco- spiega- e abbiamo donne e uomini in grado di fare bene il sindaco di Milano. Penso a Letizia Moratti che lo ha fatto molto bene o a Gabriele Albertini. C'è una tradizione di grandi sindaci di grandi rappresentanti per Milano di Forza Italia». Tajani sa bene che questa volta la scelta definitiva toccherà a Fratelli d'Italia, ma intanto ci tiene a dire che Forza Italia è pronta a giocare la partita. Così come i nomi di Moratti e Albertini sono propedeutici per dire “no”, ma senza esplicitarlo direttamente, alla candidatura avanzata tempo fa del centrista Maurizio Lupi.
Anche Alessandro Sorte si dice ottimista rispetto alla sfida meneghina: Intendiamo costruire un programma e una squadra di qualità identificando, con una maggioranza che sta lavorando realmente in un modo compatto, un candidato sindaco di livello». Sorte, dicevamo è ottimista «non solo per i nostri meriti», ma «anche per i loro demeriti (del centrosinistra, ndr), nel senso che, dal “Salva-Milano” fino ad arrivare agli episodi recenti sul tema della sicurezza, la maggioranza di centrosinistra fa acqua da tutte le parti».
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