Forum Ambrosetti a Savona: cresce del 12% la Blue Economy, bene manifattura e portualità

  • Postato il 14 aprile 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Savona. Industria e sviluppo economico, transizione energetica e circolarità, infrastrutture, sport e turismo. Questi gli ambiti di focalizzazione su cui si è concentrato il tavolo di confronto territoriale di Savona promosso da Regione Liguria in collaborazione con TEHA. Nel corso dell’incontro con gli stakeholder locali, tenutosi presso la sede della Camera di Commercio Riviere di Liguria, è stata presentata un’analisi delle principali variabili macroeconomiche e sociali del territorio.

“Un’occasione per favorire il dialogo tra i principali attori pubblici e privati, con l’obiettivo di approfondire le tematiche più rilevanti legate alla competitività locale – afferma il consigliere delegato allo Sviluppo economico di Regione Liguria Alessio Piana – Il territorio savonese costituisce un punto di riferimento imprescindibile per l’economia della Liguria e del Nord Italia, grazie a una combinazione di fattori che lo rendono un polo strategico per lo sviluppo”.

I numeri evidenziati segnalano uno stato di salute provinciale in linea con il trend regionale, con alcune particolarità. Savona, infatti, è la prima provincia ligure per peso della manifattura sul valore aggiunto totale ed è l’unica ad aver registrato una crescita nell’ultimo anno (+2%), con un ruolo prevalente dei settori chimico e dei mezzi di trasporto. È la quinta provincia italiana per incidenza delle imprese della Blue Economy sul totale (12%) e la settima per incidenza degli occupati dell’economia del mare sul totale (11,9%). Supera la media nazionale sul fronte occupazionale (+1,1 p.p.) e in particolare della componente femminile (+3,7 p.p.).

Dal punto di vista dell’economia circolare, Savona registra il secondo tasso di raccolta differenziata più alto tra le province liguri (61,7%). Mentre in ambito industriale, con il 39% dei consumi rispetto ai settori di attività, risulta essere la provincia ligure più energivora. Sulle rinnovabili concentra il 94% della produzione regionale derivante da impianti eolici e circa il 30% da quelli fotovoltaici. L’export vale 2 miliardi, il 25% del dato regionale, ripartito per il 70% tra chimica, agroalimentare e mezzi di trasporto.

A livello di sistema portuale di Savona e Vado Ligure, nel 2024 sono state movimentate 16,3 milioni di tonnellate di merci (+7,3% rispetto al 2023). Circa 500 gli impianti sportivi presenti in provincia, il 20% della quota regionale. In chiave turistica, Savona è la prima delle province liguri per numero di presenze per abitante (19,5 il dato provinciale, contro il 10,7 regionale e il 7,6 nazionale) e per numero di arrivi per abitante (5,0 il dato provinciale, contro il 3,4 regionale e il 2,3 nazionale).

“Come Regione Liguria – aggiunge il consigliere delegato Piana – abbiamo rivolto, in parallelo a quanto fatto dal governo, grande attenzione al Savonese, con un percorso di incentivazione che ha portato oltre 100 milioni di euro pubblici nei 21 comuni dell’area di crisi industriale complessa. Un’azione che ha già oggi generato importanti ricadute economiche e occupazionali e che, nel prossimo futuro, grazie a una nuova misura sulla creazione d’impresa che aprirà l’11 giugno, potrà portare ulteriore crescita e sviluppo economico sul territorio”.

Sul fronte infrastrutturale condivisa la necessità di interventi integrati su strada (realizzazione della tratta autostradale Carcare-Predosa, nuovo tracciato Savona-Altare-A6, Variante hub portuale), quelli su ferro (potenziamento linee merci Savona-Torino e Savona-Alessandria, completamento raddoppio linea Andora-Finale Ligure), quelli a mare (completamento lavori nuova diga foranea di Vado Ligure, realizzazione del cold ironing nel porto di Savona) e di ultimo miglio (nuova stazione ferroviaria marittima a Savona e ampliamento terminal ferroviario intermodale nel porto di Vado Ligure).

“Una giornata molto importante che ha visto il contributo e la partecipazione attiva sia dei rappresentanti delle forze sociali che delle categorie economiche – sottolinea il vicepresidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria Alessandro Berta – Sono stati evidenziati i progressi e i punti di forza del territorio, in particolar modo il valore aggiunto prodotto dalla manifattura e il forte apporto della Blue Economy e del Porto di Savona-Vado nell’economia del territorio. In più è stata ribadita la priorità del tema infrastrutturale, così come quello della formazione e della digitalizzazione per rendere più attrattivo il territorio per giovani e imprese. È stata anche evidenziata la criticità energetica, per un territorio che rappresenta il 20% del dato regionale e consuma il 40% dell’energia elettrica della Liguria e che, a fronte dei 2 milioni di metri quadri di aree ancora re-industrializzabili in Valbormida, necessiterebbe di un miglioramento infrastrutturale e della rete distributiva”.

Il percorso Think Thank Liguria 2030, avviato il 24 marzo con il primo incontro dedicato a Genova, si concluderà il 7 luglio a Rapallo con il Forum finale “Liguria 2030”, dopo i prossimi appuntamenti previsti a La Spezia (5 maggio) e ad Imperia (21 maggio).

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Il Vostro Giornale

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