Forse non sapevi che… un “UFO” si schiantò in Texas 50 anni prima di Roswell

  • Postato il 30 luglio 2025
  • Di Panorama
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L’incidente di Roswell del 1947, quello che fece esplodere nel mondo la lunga stagione degli avvistamenti UFO, fu in realtà preceduto da un episodio simile esattamente mezzo secolo prima. Era il 17 aprile 1897 quando nel cielo di Aurora, Texas, si verificò un fenomeno apparentemente inspiegabile che trovò spazio sui giornali del «vecchio west». Sin dalla fine della guerra di Secessione il territorio americano, ancora frontiera della conquista, fu costellato da avvistamenti più o meno confermati di fenomeni celesti. Soprattutto sfere luminose, oggetti sigariformi o navicelle simili a quei primordiali aerostati che in quegli anni vedevano le prime sperimentazioni. Il caso di Aurora però fu certamente il più notevole. Verso le 6 del mattino del 17 aprile 1897 un misterioso oggetto volante comparve nel cielo della cittadina texana con una rotta Nord-Sud, descritto come una «misteriosa aeronave». Fu il giornalista del Dallas Morning News S.E. Haydon a raccogliere le testimonianze di quel prodigio. Secondo l’articolo pubblicato il 19 aprile, l’oggetto volante avrebbe compiuto alcune manovre a bassa quota e bassa velocità, come fosse in avaria. Emettendo solo un sibilo, si diresse verso la proprietà del giudice Proctor dove pochi istanti dopo si schiantò esplodendo contro il mulino a vento che azionava la pompa dell’acqua per l’irrigazione dei  campi. Il giudice e altri testimoni raccontarono al giornalista che la misteriosa aeronave metallica era esplosa lasciando frammenti sparsi nell’area circostante il luogo dell’impatto e che fu trovato il corpo del pilota, descritto come «non appartenente a questo mondo», verosimilmente un «abitante di Marte». La cronaca racconta che il corpo dell’alieno fu seppellito il giorno seguente nel cimitero locale, in una tomba recante la figura di una navicella sigariforme. Rimasta negli anni come una leggenda, considerata da molti come una bufala architettata dall’autore dell’articolo per dare visibilità alla cittadina allora colpita dalla crisi economica, la storia dell’incontro ravvicinato di Aurora riprese vita negli anni Settanta del XX secolo quando nella proprietà che fu del giudice Proctor vennero eseguiti scavi che portarono alla luce frammenti metallici non compatibili con i materiali dell’epoca dei fatti. Furono fatte ricerche al cimitero di Aurora, in cerca della tomba dell’alieno pilota sulla base di testimonianze, ma risultò che la sepoltura era stata rimossa pochi anni prima. Un’altra storia legata all’incidente di Aurora fu raccontata dal signor Brawley Oates, che rilevò la tenuta del giudice Proctor nel 1935. Dopo aver riattivato il pozzo collegato al mulino, il nuovo proprietario dichiarò di essere stato colpito da un’improvvisa e grave forma di artrite, dovuta secondo lui alla contaminazione dell’acqua da parte dei metalli alieni. Oggi di fronte al cimitero di Aurora campeggia una lapide che ricorda quel fenomeno che anticipò di 50 anni Roswell e l’Area 51.

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Panorama

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