Forse non sapevi che… l’Isola di Trimelone fu l’ultima tappa di Mussolini

  • Postato il 8 giugno 2025
  • Di Panorama
  • 1 Visualizzazioni

Sull’isolotto di Trimelone, in soli 0.6 km quadrati nelle acque del Garda, è passata la Storia. A poche centinaia di metri dal comune di Brenzone, sulla riva veronese del lago, lo scoglio che si ritiene essersi distaccato in ere remote dal Monte Baldo che lo sovrasta, fu sin dal Medioevo noto per la sua posizione strategica come fortificazione difensiva.

Nel 1158 fu teatro di un’incursione delle truppe di Federico Barbarossa che ne distrussero il castello e le fortificazioni costruite in precedenza dai signori locali per proteggere le rive del lago dalle precedenti incursioni degli Ungari. Quasi dimenticata durante il dominio veneziano, nell’Ottocento l’isola tornò alla ribalta.

Tra guerre, futuristi e polveri da sparo

Durante le guerre d’indipendenza italiane fu occupata dagli austriaci, che la utilizzarono come deposito di munizioni, inaugurando la sua carriera di polveriera sull’acqua. Nel 1866, con l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, l’isola passò definitivamente sotto controllo italiano.

Allo scoppio della Grande Guerra, Trimelone riprese il proprio ruolo di baluardo fortificato, essendo prossima ad una parte del fronte alpino. Presidiata dal Battaglione Volontari Automobilisti e Ciclisti, in cui militarono futuristi tra cui Marinetti, Sant’Elia e Sironi, fu dotata di due cannoni di Marina da 120mm e di casematte, che non furono mai usate durante il conflitto.

Rimase anche dopo la fine della guerra il ruolo di polveriera dove venivano stoccati gli ordigni da parte di una azienda bresciana. Al termine del secondo conflitto mondiale fu utilizzata dai tedeschi e Mussolini il 20 marzo 1945 vi tenne l’ultima intervista-testamento al giornalista Ivanoe Fossani.

Dalle esplosioni al mistero Italicus

Durante la fuga le truppe germaniche lasciarono un’ingente quantità di esplosivo nei fondali di fronte a Trimelone, rendendone estremamente pericoloso l’avvicinamento.

La notte tra il 5 e il 6 ottobre 1954 sull’isolotto si verificarono una serie di esplosioni che durarono per 13 ore, cancellando per sempre molte delle strutture militari presenti.

Trimelone ritornerà sulle cronache negli anni seguiti alla «strategia della tensione» quando la Magistratura ipotizzò che il materiale utilizzato per la strage del treno «Italicus» del 1974 provenisse proprio dall’arsenale dell’isola del Garda.

Interdetta al pubblico fino agli anni 2000, grazie ad una lunga e delicata opera di bonifica da parte degli specialisti dell’Esercito è diventata parzialmente accessibile.

Si calcola che a Trimelone siano state stoccate oltre 100.000 bombe.

Autore
Panorama

Potrebbero anche piacerti