Forse non sapevi che… il primo automa in servizio pubblico fu messo in funzione a Milano nel 1867
- Postato il 7 maggio 2025
- Di Panorama
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Nell’autunno del 1867, a Milano, fu messo in funzione uno dei primi automi in servizio pubblico. Si trattava di una sorta di mini locomotiva con meccanica a molla e ingranaggi, lunga circa mezzo metro e alta una ventina di centimetri. Inventato da Battista Morandi, un dipendente della Union des Gaz (la concessionaria per l’illuminazione a gas della città), e dall’ingegnere Gerolamo Chizzolini, il marchingegno serviva ad accendere le 600 fiammelle che costituivano l’impianto di illuminazione dell’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II, appena inaugurata il 5 settembre di quell’anno.
Il «rattin», o topolino in milanese, si muoveva lungo un binario circolare a 40 metri di altezza, proprio sotto la cupola trasparente della Galleria. Ogni sera, una folla di curiosi si radunava per aspettare il fischio che segnalava la partenza del «rattin». Dotato di uno stoppino alimentato ad alcool, il trenino automatico accendeva una ad una le fiammelle, viaggiando lungo la circonferenza della grande cupola di vetro. Era munito anche di un sistema di rallentamento automatico e di un meccanismo anti-deragliamento, e fu costruito negli anni in più esemplari.
Il «rattin» rimase in funzione dal 1867 al 20 settembre 1885, quando l’illuminazione a gas fu sostituita dall’elettricità della vicina centrale Edison. Tanto era l’affetto dei milanesi per quel piccolo robottino che il Corriere della Sera gli dedicò un «coccodrillo». Il quotidiano milanese non si dimenticò neppure del suo macchinista e custode, Giuseppe Della Rosa, quando morì nel 1913, ormai ritiratosi nella campagna comasca.
Gli ugelli a gas furono ancora utilizzati per un periodo, ma soltanto per sciogliere la neve quando il suo peso minacciava la struttura del grande Ottagono, copertura sontuosa del «salotto dei milanesi».