Forse non sapevi che… esiste una “colonia” ligure su un’isola sperduta nell’Atlantico

  • Postato il 23 luglio 2025
  • Di Panorama
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Nulla parrebbe più lontano dalle case variopinte che si affacciano da Camogli sul Mar Ligure che un’isola vulcanica dell’Atlantico meridionale, le cui coste distano più di 2.000 chilometri dall’isola di Sant’Elena e oltre 2.700 da Città del Capo. Eppure il legame tra la cittadina marinara in provincia di Genova e l’isola di Tristan Da Cunha è davvero stretto. 

L’isola atlantica fu scoperta dal navigatore portoghese che la battezzò con il suo nome nel 1506. Nessuno la abitò fino al secolo XVII, quando prima gli olandesi e poi gli americani la utilizzarono come base logistica per le traversate oceaniche. In età napoleonica Tristan da Cunha fu occupata dagli inglesi al fine di impedire un appoggio ai francesi nell’eventualità di un tentativo di liberazione di Bonaparte in esilio sull’isola di Sant’Elena. La seconda vita dell’isola iniziò alla fine del secolo XIX. Il giorno 3 agosto 1892 il brigantino «Italia» della marina mercantile era salpato da Londra con un carico di carbone diretto in Sud Africa ai comandi del Capitano Perasso di Chiavari. Il 28 settembre, in pieno Atlantico, si sviluppò un incendio a bordo che non lasciò possibilità ai marinai italiani se non cercare di raggiungere l’isola di Tristan, in quel momento il lembo di terra più vicino. Arenatisi sulle coste rocciose dell’isola, gli italiani furono bene accolti dai pochi abitanti. Con ciò che rimaneva del rudere del brigantino «Italia», l’equipaggio si mise a costruire infrastrutture per ricambiare l’ospitalità. Due camogliesi, Andrea Repetto e Gaetano Lavarello, trovarono famiglia e decisero di rimanere a Tristan. Qui vissero dei proventi della pesca assieme agli altri abitanti di varia provenienza. Repetto e Lavarello ricoprirono negli anni cariche importanti nel governo dell’isola ed ebbero figli che mantennero il dialetto ligure, misto all’inglese lingua ufficiale del luogo. Nel 1961 il vulcano che domina Tristan si risvegliò, determinando il temporaneo esilio dei liguri ospitati in Inghilterra. Dal 1971 Tristan è dotata di un piccolo ospedale, battezzato Camogli Hospital e la sua comunità di discendenza ligure è in costante contatto con la lontanissima madrepatria. Un segno indelebile di quei «mainà» capaci di adattarsi ad ogni condizione, a tutte le latitudini.

Autore
Panorama

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