Forse non sapevi che… a Los Angeles esiste il Museo della Morte

  • Postato il 13 luglio 2025
  • Di Panorama
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Se per caso ci si trova ad Hollywood dalle parti della Walk of Fame, per gli stomaci più forti al numero 6363 di Selma Avenue c’è l’ingresso del Museo della Morte. In meno di un’ora, tempo medio di una visita, ci si immerge nel mondo dei killer più famosi, con oggetti originali e immagini forensi, autopsie, effetti personali. Non mancano gli strumenti di tortura e quelli dedicati alla pena capitale come la sedia elettrica. Al museo sono esposti cimeli di famosi criminali come Charles Manson, assassino di Sharon Tate (tra cui una ciocca dei suoi capelli, foto e lettere manoscritte). Di John Wayne Gacy («l’assassino Clown», autore di 33 omicidi di giovani maschi) le foto delle scene del crimine ma anche l’ultima cena di Kentucky Fried Chicken da lui consumata prima dell’esecuzione avvenuta il 10 maggio 1994. Gli appassionati possono anche trovare foto originali dei rottami della Porsche 356 realizzate dopo l’incidente che costò la vita all’idolo del cinema James Dean. Non manca neppure una «tsantsa», la testa umana rimpicciolita usata nei rituali delle popolazioni del Rio delle Amazzoni. E ancora una perfetta riproduzione di una camera a gas, teschi umani, bambole vodoo e oggetti rituali atti ai sacrifici. Da evitare se si viaggia con bambini o persone facilmente impressionabili. E per chi si dovesse trovare nel Sud degli Stati Uniti, il Museo della Morte offre una location anche a New Orleans dove le «guest star» tra i serial killer sono Ted Bundy (36 omicidi di giovani donne accertati) e Jeffrey Dahmer, il «cannibale di Milwaukee».

Autore
Panorama

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