Formula 1, nessun aggiornamento per Ferrari in Canada: speranze su fondo e trazione

  • Postato il 12 giugno 2025
  • Formula 1
  • Di Virgilio.it
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Il solito Vasseur nel comunicato stampa della Ferrari. Parla dell’impegno profuso verso il GP del Canada, dei progressi realizzati nelle ultime settimane a livello di prestazione ed esecuzione, e della voglia di continuare su questa strada: ottimizzare il risultato a Montreal e fare più punti possibile. Insomma, lo stesso identico messaggio che ascoltiamo dal primo appuntamento iridato in Australia.

Gestione dei problemi e correzioni sulla SF-25

La SF-25 è una vettura piuttosto sensibile a vari fattori. Monoposto incompleta, che richiede una serie di studi per accedere al punto di lavoro corretto. Per di più, non sempre è possibile utilizzare la finestra di funzionamento adatta e la messa a punto “obbligata” non massimizza il rendimento. Ci sono dei limiti alla base e nemmeno il team stesso ha una chiara visione d’insieme. Anche per questo sta faticando tremendamente.

Quando la comprensione sull’auto non è ottimale, di riflesso il lavoro da svolgere diventa assai complesso. Ecco perché gli aggiornamenti previsti per le gare scorse non sono ancora arrivati. Come tutte le scuderie di F1, anche Ferrari, prima della partenza del mondiale, aveva fissato le date per aggiornare la monoposto. Poi, quando si è accorta dei problemi tecnici di base, si è vista costretta a cambiare i suoi programmi.

Charles Leclerc (Ferrari)
Fonte: Getty Images
Il monegasco Charles Leclerc (Ferrari) nelle FP2 del GP di Spagna 2025

Non si parla più di aggiornamenti, ma di correzioni che ovviamente nascono dagli studi realizzati in pista dal Cavallino Rampante. In Canada non vedremo novità, mentre per l’Austria il team proverà a portare un nuovo fondo. Una specifica più che altro propedeutica alle correzioni meccaniche successive e previste per il Gran Premio di Inghilterra. Sino ad allora, sarà complicato vedere una Rossa più forte.

Nel mentre la squadra cercherà di fare quadrato, provando a sfruttare le occasioni che la pista può offrire. Leclerc si è dimostrato parecchio abile in questa pratica, mentre Hamilton non ha ancora la giusta confidenza per dare il massimo. L’inglese non è felice della situazione e in parte pensa già al futuro. Quel mondiale 2026 dove, con il nuovo regolamento, l’occasione per costruire un’auto vincente esiste.

I vantaggi da sfruttare per la Rossa

La pista che si srotola sull’isola artificiale di Notre-Dame è assai peculiare. La sua conformazione fa sì che il sabato sia meno importante rispetto ad altri scenari, in quanto esistono tante zone di sorpasso. Un punto a favore della Rossa, che in qualifica non sa esprimere tutto il potenziale dell’auto. Altro elemento che può aiutare è la mancanza di curvoni rapidi, dove serve tanto carico aerodinamico che la Rossa non ha.

Ci sono poi da valutare altri due aspetti che possono venire incontro alle esigenze della SF-25: le sconnessioni del manto stradale e i cordoli parecchio pronunciati. Considerando che le due vetture modenesi hanno di base un set-up sospensivo meno rigido rispetto a McLaren e Red Bull, il team avrà un range di messa a punto meccanica meno ristretto. Un beneficio che dovrà essere sfruttato al meglio, però.

Sebbene la Rossa abbia dimostrato di saper assorbire bene bump e cordoli, nei cambi di direzione è parsa piuttosto pigra. A Montreal ce ne sono cinque, molto rapidi, benché le velocità di percorrenza siano medie. La sfida per la Ferrari sarà proprio ottimizzare questo scenario, trovando un compromesso adeguato a portare la giusta velocità a centro curva e permettere al contempo una buona trazione.

Ferrari sa come non cadere nello stesso errore

Per ultimo, e di certo non meno importante, parliamo ancora di pneumatici. Il gommista italiano porta nuovamente in pista le Pirelli C6, una mescola molto difficile da sfruttare. La sua finestra ottimale di funzionamento è ristretta, e serve molta abilità per accedere al massimo grip. Ferrari ha fatto fatica con questa copertura, in quanto non riusciva a completare il ciclo di isteresi al meglio delle possibilità.

Attivare l’asse anteriore non sarà semplice anche per la natura del tracciato. In pratica, un po’ quello che è successo a Imola, dove l’asincronia termica ha limitato fortemente il potenziale della SF-25, che non aveva aderenza sufficiente nel giro lanciato. Il team pare abbia appreso dai propri errori e, a quanto sappiamo, sembra che conosca il modo per sfruttare meglio questa gomma…

Autore
Virgilio.it

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