Formula 1 e Nazionale sotto schiaffo. Imola tradita per business, Spalletti silurato da un sistema alla deriva
- Postato il 12 giugno 2025
- Calcio
- Di Blitz
- 1 Visualizzazioni

Formula Uno e Nazionale di calcio sotto schiaffo. Due umiliazioni in una settimana. La Formula Uno ha tradito Imola, regno Ferrari, per ragioni di business. Dunque, fuori dal calendario della prossima stagione: al suo posto Madrid.
La panchina del ct della Nazionale è saltata ed è stato trovato un capro espiatorio (Spalletti) sulle cui sole spalle di comodo colpevole è ricaduto tutto il peso (enorme) di un sistema alla deriva. Pagano sempre i più fragili. Ora due o tre cose vanno dette per chiarire, per quanto possibile, un quadro a dir poco opaco, se non addirittura inquietante. Ci proviamo.
Stop al mitico Gran Premio
Poche storie: Imola ha perso la Formula 1 sotto i colpi dei petrodollari e di un Circus sempre più globale. Vanno in fumo un indotto di oltre 300 milioni di euro, alberghi pieni da Bologna alla Riviera Adriatica, la passione di 242.000 spettatori (un record per quest’ultima edizione ) e soprattutto il romanticismo di una storia scritta dai pionieri del motore della Romagna e della Motor Valley.
Inevitabile lo scontro politico: nel mirino il governatore Michele de Pascale e il sindaco Marco Panieri. Roma per ora tace e il GP Imola è finito sul tavolo del ministro dello sport Andrea Abodi. All’Italia ora resta soltanto Monza che, guarda caso, l’anno prossimo precederà il GP di Madrid che si disputerà il 13 settembre.

Sempre che il faraonico circuito della capitale spagnola sia omologato in tempo utile. Il Ceo del Circus, Stefano Dominicani, imolese doc, dice che la lunga storia d’amore fra Imola e la Formula1 “non finisce qui”.
E promette: “Il GP di Imola tornerà sicuramente sul circuito che porta i nomi di Enzo e Dino Ferrari”. Conclusione: lo sport è ormai un business, un fenomeno globale. Basti pensare che il calcio ha disputato l’ultimo Mondiale in Qatar e fra 12 mesi andrà in America, Canada e Messico.
Il sistema calcio è alla deriva
La girandola dei Ct continua dal 2008. I Ct prima osannati sono finiti tutto male. Donadoni è stato esonerato dopo il ko all’Europeo del 2008, Lippi bis ha lasciato perché fuori ai gironi del Mondiale 2010, Prandelli ha tolto il disturbo dopo 4 anni perché uscito ai gironi del Mondiale 2014.
L’avventura di Antonio Conte è finita ai quarti di Euro2016. Ventura ha mancato i Mondiali ed è stato esonerato a fine 2017. Da ultimo Mancini che dopo l’Europeo non è riuscito a qualificarsi a Qatar 2022. Ora, dopo il forfait di Russia e Qatar, si profila l’incubo di un altro play off.
L’Italia non vuole mancare per la terza volta. Il Mondiale del prossimo anno sarà il primo a 48 squadre con 16 posti riservati alla UEFA. E nella bufera del post Spalletti è precipitato il presidente Gravina in carica da quasi 7 anni.
E non è cambiato niente se non il suo compenso annuale lievitato, nel frattempo, da 36 a 240.000 euro. Niente èstato fatto per i settori giovanili, la ristrutturazione del settore tecnico. Ma il presidente federale, eletto con il 98% dei voti, si sente in una botte di ferro. Il suo calcio evidentemente sta bene a tutti.
L'articolo Formula 1 e Nazionale sotto schiaffo. Imola tradita per business, Spalletti silurato da un sistema alla deriva proviene da Blitz quotidiano.