Fondazione Prada istituisce un fondo da 1,5 milioni di euro l’anno a sostegno del cinema indipendente

  • Postato il 15 maggio 2025
  • Cinema & Tv
  • Di Artribune
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Il cinema è per noi un laboratorio di idee e un importante strumento di formazione culturale”. Non ha dubbi Miuccia Prada a confermare l’impegno ventennale della Fondazione di cui è presidente e direttrice a sostegno di un cinema “libero, esigente e visionario”. E con buona probabilità sono queste le parole che l’industria cinematografica italiana – anche in occasione degli ultimi David di Donatello compatta nel chiedere un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni – vorrebbe sentir pronunciare dai vertici del Ministero della Cultura. Soprattutto, è l’operazione che concretamente Fondazione Prada si appresta a varare, facendo seguire alle parole i fatti, a dare il buon esempio (con l’auspicio che altri vogliano seguirlo).

Nasce il Fondazione Prada Film Fund

Il prossimo autunno, infatti, si costituirà ufficialmente il Fondazione Prada Film Fund, iniziativa annuale di sostegno al cinema indipendente. Un fondo del valore complessivo di 1,5 milioni di euro per supportare opere cinematografiche di alto valore artistico, contribuendo attivamente alla loro realizzazione. “Con il Fondo vogliamo approfondire e ampliare il dialogo con la creazione e la sperimentazione contemporanee”, sottolinea Miuccia Prada.
Il progetto fa capo a Paolo Moretti, curatore del programma del Cinema Godard di Fondazione Prada, direttore della Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes tra il 2018 e il 2022, responsabile del Dipartimento Cinema dell’ECAL (École cantonale d’art de Lausanne) e direttore dei Cinémas du Grütli di Ginevra, ed è stato sviluppato in collaborazione con Rebecca De Pas, componente del comitato di selezione dell’International Film Festival di Rotterdam, consulente artistica della Viennale e co-direttrice del FiDLab – piattaforma di coproduzione internazionale – tra il 2009 e il 2019. Si fonda su una piena autonomia editoriale costruita in dialogo con un team di professionisti del settore – produttori e produttrici, curatori e curatrici, esperti riconosciuti a livello internazionale – e su un rigoroso processo di selezione, che punta a favorire relazioni inattese tra diverse discipline e linguaggi visivi.

Paolo Moretti. Photo Francesca D'Amico
Paolo Moretti. Photo Francesca D’Amico

Il fondo a sostegno del cinema indipendente. Come accedere

Partendo da queste premesse, i progetti candidati alla prima call for entries che sarà aperta nell’autunno 2025 (per ripetersi, poi, con cadenza annuale) saranno valutati dalla giuria del Fondo, che selezionerà tra dieci e dodici progetti di lungometraggi, senza alcuna restrizione geografica né di genere cinematografico. La scelta si baserà esclusivamente su criteri di qualità, originalità e visione, con l’obiettivo di offrire un contributo concreto nelle fasi cruciali di sviluppo, produzione e post-produzione dei film.
L’intenzione è infatti quella di adottare una prospettiva ampia e inclusiva, per accogliere autori affermati, nuovi talenti e progetti di ricerca, sostenendo opere eterogenee per linguaggio, scala produttiva e visione artistica e contribuendo in modo concreto alla pluralità e alla vitalità del cinema contemporaneo.

Alejandro Gonzalez Inarritu, CARNE y ARENA, 2017. Photo Chachi Ramirez
Alejandro Gonzalez Inarritu, CARNE y ARENA, 2017. Photo Chachi Ramirez

Fondazione Prada e il cinema

L’istituzione del Fondo chiude un cerchio aperto con le prime esplorazioni dei linguaggi cinematografici all’inizio degli Anni Duemila, quando la Fondazione Prada avviava collaborazioni con il Tribeca Film Festival e con la Biennale di Venezia (per il recupero e restauro di vecchi film italiani, cinesi e sovietici), iniziando al contempo a produrre e ospitare mostre e progetti incentrati sul cinema e le sue intersezioni con le altre discipline artistiche. Anche con il coinvolgimento di figure di riferimento come Steve McQueen, Alejandro Iñárritu, Wes Anderson, Jean-Luc Godard, David Cronenberg. In questo processo, al 2015 data l’apertura della sala di proiezione inaugurata in concomitanza con la sede permanente di Milano, al 2016 il progetto della scuola sperimentale di cinema Belligerent Eyes, attivata a Venezia, al 2018 la prima programmazione regolare per la sala di Milano, che nel 2023, sotto la curatela di Paolo Moretti, viene ribattezzata Cinema Godard. E sempre il prossimo autunno, a partire dal 18 settembre, Fondazione Prada ospiterà a Milano una nuova mostra immersiva ideata da Alejandro Iñárritu, indagine sulla dimensione cinematografica e culturale del suo primo lungometraggio, Amores Perros (2000).

Livia Montagnoli

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Artribune

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