Fondazione Mus-e Italia torna nelle scuole di genova portando arte, inclusione e bellezza

  • Postato il 16 settembre 2025
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  • Di Genova24
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Generico settembre 2025
GenovaCon l’avvio del nuovo anno scolastico riparte anche a Genova l’attività di Fondazione Mus-e Italia, impegnata nel contrasto della povertà educativa attraverso il linguaggio universale dell’arte in tutte le sue forme. Nel capoluogo ligure, Mus-e sarà presente quest’anno in circa 76 classi, coinvolgendo circa 1500 alunni e 155 insegnanti grazie al lavoro di 17 artisti professionisti.
L’obiettivo è offrire ai bambini percorsi di crescita personale e relazionale fondati sulla creatività e sull’inclusione, in particolare nelle scuole primarie e secondarie di primo grado situate in alcuni dei quartieri periferici e più complessi della città, ad alto tasso di multiculturalità e dove spesso si registrano le maggiori disuguaglianze economiche e sociale.
Il format classico del progetto Mus-e
Il progetto Mus-e è un percorso artistico interdisciplinare di eccellenza della durata di tre anni, che prevede 15 o 18 incontri ogni anno scolastico. I bambini possono così sperimentare diverse discipline artistiche: musica, canto, teatro, danza, arti visive, arti multimediali. A guidare il percorso sono artisti professionisti, selezionati non solo per il proprio curriculum artistico eccellente, ma anche sulla base delle loro competenze pedagogiche ed educative. L’obiettivo è aiutare i bambini a sperimentare liberamente il linguaggio artistico, incoraggiando lo scambio con i compagni e la riflessione su di sé. Alla fine di ogni anno, speciali “lezioni porte aperte” permettono a bambini e famiglie di condividere l’esperienza vissuta, in un momento di restituzione che va ben oltre il tradizionale saggio di fine anno. Il percorso è totalmente gratuito per le famiglie e per le scuole. Grazie alla continuità nel tempo e alla presenza in classe durante le ore scolastiche, si crea un rapporto di fiducia tra insegnanti, artisti e bambini che permette al progetto di diventare parte integrante della vita scolastica.
I progetti speciali di Mus-e a Genova
La città di Genova si distingue inoltre per una rete particolarmente vivace di progetti speciali, che ampliano l’offerta formativa oltre la cornice tradizionale delle aule, tra cui il coro e “Mus-e in Corsia”, con attività artistiche dedicate ai bambini in cura all’Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini.
«Genova è stata la prima città italiana ad accogliere e alimentare il progetto Mus-e ed è qui che Fondazione Mus-e Italia ha la propria sede. Le attività sul territorio sono naturalmente numerose e radicate: non solo nelle scuole primarie, ma anche nei nidi e nelle scuole dell’infanzia, fino ai progetti speciali come il coro e “Mus-e in Corsia”» spiega Rossana Antiga, coordinatrice Mus-e a Genova. «Anche nella nostra città Mus-e ha un ruolo prezioso: rafforzare la comunità educante in contesti spesso complessi e multiculturali, creando spazi di ascolto e di bellezza condivisa che lasciano un segno profondo nei bambini, negli insegnanti e nelle famiglie.»
 
Le voci dalla scuola
La forza di Mus-e risiede infatti non solo nei numeri, ma nelle storie e nelle trasformazioni vissute in classe. Le testimonianze raccolte a Genova raccontano con autenticità il senso profondo del progetto.
«Tutti i bambini hanno sempre dimostrato grande voglia di fare e di mettersi in gioco, esprimendo una gioia immensa e costante all’inizio di ogni incontro, accogliendomi con manifestazioni di grande affetto. Durante la lezione aperta sono stati molti i genitori che hanno partecipato attivamente riportando commenti positivi, complimenti, e diverse emozioni piacevoli, scaturite dal poter condividere con i propri figli nuove esperienze. Le insegnanti, durante il percorso, diverse volte, hanno riportato apprezzamenti sentiti sulle proposte fatte e anche un desiderio di poter essere coinvolte loro stesse in prima persona in un contesto dedicato» ha raccontato un’artista di area musicale.
«Alcuni bambini più timidi hanno affrontato le ultime lezioni con gran coraggio e voglia di fare mentre i più esuberanti hanno saputo rispettare le regole dei giochi nonché i ritmi musicali dati dal maestro. I bambini chiusi e con qualche difficoltà maggiore hanno trovato nel maestro e in quello che proponeva un ottimo punto di riferimento. Un bambino ha passato le prime lezioni sotto un seggiolone o dietro una porta per nascondersi da quelle emozioni che, poi, ha saputo affrontare» è invece il ricordo di un’insegnante di una scuola primaria genovese.
Mus-e: arte come strumento di inclusione
L’esperienza genovese si inserisce nel più ampio impegno nazionale della Fondazione Mus-e Italia, presente in 11 Regioni, coinvolgendo oltre 11.000 bambini, grazie al lavoro di 185 artisti professionisti.
«Ogni bambino che entra in contatto con l’arte scopre una parte nuova di sé, impara a esprimere liberamente la propria creatività e le proprie emozioni, a guardare l’altro senza paura e a crescere in un ambiente di condivisione e rispetto» dichiara Maria Garrone, presidente della Fondazione Mus-e Italia.  «In un tempo in cui le disuguaglianze rischiano di pesare sempre di più sul futuro dei più piccoli, noi scegliamo di portare bellezza, creatività e inclusione direttamente nelle scuole, là dove servono di più. È un investimento sul presente dei bambini e sul futuro della nostra società.»
Autore
Genova24

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