Foggia Calcio e clan, quando l’uomo arrestato disse in tv: “Il ritorno di Zeman merito mio”
- Postato il 20 maggio 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Non solo fucilate e ordigni contro i calciatori e i vertici del Foggia calcio. Per sfiancare il presidente Nicola Canonico, per delegittimarlo, per fargli sentire il fiato dei tifosi violenti addosso, Marco Lombardo ha praticato una strategia diffamatoria attraverso i social media e le televisioni locali. Tra falsità, allusioni e mezze verità, millantando amicizie o amplificando mezze conoscenze, l’uomo che la Dda ritiene vicino alle batterie mafiose foggiane ha provato ad accreditarsi come il deus ex machina della riuscita delle trattative tra Canonico e la vecchia proprietà. E lo ha fatto in diretta, telefonando a Telefoggia, durante la trasmissione Il Pallone in Poltrona condotta da Carmine Troise. Rivendicando persino il merito di aver fatto tornare Zdenek Zeman sulla panchina della squadra che lo rese una leggenda ai tempi di Signori e Baiano. Per poi accusare Canonico di non rispettare gli impegni economici presi al momento dell’acquisto. E così aizzargli contro gli ultras.
La telefonata è stata riassunta in un’informativa della Digos, che la estrae da un video di una pagina Facebook di tifosi. Avviene il 4 aprile 2022. Si ascolta Lombardo – arrestato lunedì con altre tre persone per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di Canonico – esordire affermando di essere amico del vicepresidente onorario del Foggia Masi Bellisario “ma i rapporti si sono incrinati nell’ultimo periodo”. E vantarsi di essere stato – si legge nell’ordinanza – “l’interlocutore che ha reso possibile la trattativa tra la Dott.ssa Pintus Maria Assunta e Canonico Nicola, finalizzata all’acquisizione delle quote societarie del Foggia Calcio”.
Lombardo sforna dettagli e minuzie delle ultimissime fasi delle trattative che solo una voce “interna” potrebbe conoscere, tra le quali la forma e le dimensioni della stanza e del tavolo dove si sarebbe concluso l’affare. Dice persino che l’ingaggio di Zeman è il frutto di una sua amichevole chiacchierata con il direttore sportivo del Foggia, al quale avrebbe garantito “la solidità economica” della nuova presidenza Canonico. L’arrestato esterna a raffica proprio nel periodo in cui il Foggia lo sta allontanando dagli uffici e sta licenziando la sua ex fidanzata, responsabile del settore accrediti, accusata di avergli aperto gli scrigni dei documenti societari e di avergli fatto frequentare il ventre dello stadio Zaccaria senza averne alcun titolo.
La società si è appena accorta che Lombardo avrebbe taroccato due contratti pubblicitari e i clienti sono furibondi. L’uomo – secondo le accuse – sta così compiendo la sua vendetta. Ha uno scopo: distruggere l’immagine e la serenità di Canonico, costringerlo a scappare con le buone e con le cattive. Se le ‘buone’ possono essere considerate le dirette Facebook di aprile 2021 durante le quali Lombardo ha paragonato il Foggia calcio di Canonico a “un puttanaio ossia un covo di ruffiani, un covo di lecchini, un covo di raccomandati, persone assolutamente incompetenti”, coi giornalisti “pronti a mettersi a 90 davanti al loro padrone barese”. Conclusioni: “La famiglia Canonico immediatamente via da Foggia e subito una società finalmente seria”.
E con la mancata qualificazione ai play off il colpo finale: “Canonico ha fallito, deve immediatamente lasciare… Canonico non deve fare niente, Canonico deve fare una conferenza stampa e deve dire io cedo il Foggia (…) c’è sicuramente chi si farà avanti ma Canonico deve dire pubblicamente che vuole cedere il Foggia Calcio”. Poi verranno i proiettili e le bombe, ma le tentate estorsioni erano iniziate sui social.
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