Focolaio di tubercolosi nella ex scuola Neruda di Torino, due interrogazioni in consiglio regionale
- Postato il 29 ottobre 2025
- Cronaca
- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Sono sei i casi di tubercolosi accertati all’interno della ex scuola Neruda di via Ciriè, nell’edificio in corso Ciriè 7 vivono circa 100 persone non censite. Si tratta di tre adulti e tre bambini; una donna è ancora ricoverata all’Amedeo.
Il primo caso sarebbe scoppiato in estate e da allora sono aumentati. Nel frattempo sono stati attivati i protocolli su tutti gli ospiti e l’Asl, sebbene ritenga la situazione sotto controllo, ha inviato una nota alla procura ipotizzando l’epidemia colposa. Ieri mattina un sopralluogo dell’Asl Città di Torino e dei servizi sociali del Comune ha confermato lo screening fino al 18 novembre.
Il caso finisce in consiglio regionale
Sul focolaio di tubercolosi nella scuola occupata/Spazio popolare Neruda, sono state presentate due interrogazioni alla Giunta regionale.
Una di Fabrizio Ricca (Lega) “per sapere se e quali azioni immediate intenda intraprendere, per quanto di competenza, per tutelare la salute dei cittadini, garantire i controlli igienico-sanitari nelle strutture occupate e prevenire ulteriori rischi legati a situazioni analoghe presenti nel territorio piemontese”.
L’altra di Alice Ravinale (Avs) “per chiedere se a fronte dell’allarme sanitario che si è diffuso negli ultimi giorni, non ritenga opportuno accelerare, anche mediante la presa in carico senza necessità di impegnative, l’esecuzione dello screening sanitario della popolazione esposta ai casi di tubercolosi avvenuti a partire da fine agosto presso l’immobile di corso Ciriè 7 a Torino”.
“Al momento risultano positivi alla tubercolosi tre adulti e tre bambini – ha risposto l’assessore Gian Luca Vignale, leggendo una nota del collega Federico Riboldi – come accertato dal servizio di sorveglianza sanitaria dell’Asl Città di Torino.
Il Dipartimento di prevenzione dell’Asl, a causa della peculiarità del luogo e dell’ambiente, ha richiesto al Comune di Torino di verificarne la possibilità di accesso in sicurezza, stante la decennale condizione di occupazione abusiva e impossibilità di accesso istituzionale, dello Spazio popolare Neruda dove si è verificato il focolaio.
Questo allo scopo di procedere ad una valutazione dell’idoneità igienica e al completamento dell’indagine epidemiologica. Il Dipartimento, se consentito dagli occupanti, accederà allo Spazio Neruda nella struttura.
Per limitare le epidemie di tubercolosi è fondamentale una combinazione di strategie: diagnosi precoce dell’infezione nei soggetti a rischio; sorveglianza dei soggetti attraverso screening e monitoraggio dei contatti stretti; isolamento dei pazienti con forma attiva per prevenire la diffusione del contagio.
Sono anche in fase di adozione misure di sensibilizzazione per i sindaci a comunicare tempestivamente le situazioni potenzialmente a rischio e a mettere in atto le misure necessarie per consentire gli interventi finalizzati ad individuare tempestivamente la malattia ed assicurarne il controllo”.
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