Fobie, Giorno del Ricordo. Meloni: “Ricordare è un dovere di verità e giustizia”. Piantedosi: “Ferite appartengono all’intera Nazione”

  • Postato il 10 febbraio 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Nel “Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rende omaggio alle persone che hanno perso la vita “e a tutti coloro che subirono la tragedia dell’esodo giuliano-dalmata“: “Una pagina dolorosa della nostra storia per troppo tempo dimenticata”, la definisce Meloni che sottolinea che “ricordare è un dovere di verità e giustizia, per onorare chi ha sofferto e trasmettere questa memoria alle nuove generazioni”. “L’Italia non dimentica”, conclude la premier nel suo messaggio sui social postando il video della sua visita, lo scorso anno, al Monumento nazionale di Basovizza.

Il Sacrario di Basovizza dal 2007 è luogo della Memoria per le famiglie degli infoibati e dei deportati morti nei campi di concentramento dell’ex Jugoslavia: a deporre una corona in rappresentanza del governo quest’anno è il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. “L’eccidio delle Foibe e l’esodo di migliaia di italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia sono stati negati, ignorati dai libri di scuola, cancellati dalla memoria nazionale per troppo tempo“, commenta il presidente del Senato Ignazio La Russa. “Una tragedia che ha visto innocenti brutalmente assassinati dai comunisti di Tito e intere comunità costrette a lasciare la propria terra, trovando poi al loro ritorno in Italia un’accoglienza spesso ingiusta e ostile. Dal 2004, con l’istituzione del Giorno del Ricordo, questa pagina di storia ha finalmente riacquistato dignità”, ricorda La Russa: “Grazie all’iniziativa di Roberto Menia e con una legge che ebbi l’onore di firmare anche io, la memoria di quelle sofferenze è tornata a far parte della coscienza nazionale. Oggi, ricordare le vittime non è solo un dovere, ma un impegno fondamentale affinché simili orrori non si ripetano più”, conclude il presidente del Senato.

“È un dovere istituzionale e morale commemorare chi ha sofferto e ha pagato con la vita o con l’esilio il prezzo dell’odio e dell’intolleranza”, dichiara il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “Questa giornata – aggiunge – non è solo un momento di memoria, ma un impegno a preservare la verità storica e a trasmetterla alle future generazioni. Il dramma delle foibe e le sofferenze di chi fu costretto a lasciare la propria terra – conclude il titolare del Viminale – sono ferite che appartengono all’intera Nazione e che non possono essere dimenticate”. Affida ai social il suo messaggio anche il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini: “In migliaia trucidati nelle foibe, centinaia di migliaia costretti all’esodo, colpevoli solo di essere italiani. Per anni, una certa sinistra ha negato, minimizzato, giustificato”, scrive Salvini. “Ancora oggi, qualcuno tenta di riscrivere la storia, tra vergognosi oltraggi e atti di vandalismo, ma la memoria di quegli innocenti non può essere cancellata. Il ricordo è un dovere, la verità è un diritto. Onoriamo oggi e sempre – conclude il leader della Lega – i nostri connazionali vittime di una delle più grandi tragedie del ‘900, perché senza memoria non c’è giustizia”. “La scuola ha il compito di custodire questo ricordo per preservare i valori della democrazia e della dignità umana, contrastando ogni forma di odio e di violenza, nel rispetto della persona e del suo valore intangibile”, scrive il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.

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