Flotilla, attivisti sotto arresto. Liberati i parlamentari. La “visita” del ministro Ben Gvir: “Siete terroristi”
- Postato il 3 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Sono ore intense sul fronte diplomatico e umanitario dopo il fermo e il sequestro di oltre 40 imbarcazioni della Global Sumud Flotilla dirette a Gaza da parte delle forze di sicurezza israeliane. Gli attivisti in queste ore hanno comunicato che sono salite a 42 le imbarcazioni fermate, ma ribadiscono che “Gaza non è sola, la Palestina non viene dimenticata.”
Nelle scorse ore è stato effettuato il rilascio dei quattro parlamentari italiani che facevano parte della Flotilla. Si tratta del senatore Marco Croatti, dell’eurodeputata Annalisa Corrado, del deputato Arturo Scotto e dell’eurodeputata Benedetta Scuderi. La loro liberazione, avvenuta dopo il fermo mentre si avvicinavano alla costa di Gaza, è stata confermata dalla Farnesina. Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, aveva avuto contatti diretti con il ministro israeliano Gideon Sa’ar per sollecitare l’immediato rilascio. L’Ambasciatore d’Italia in Israele, Luca Ferrari, ha confermato che i quattro parlamentari “stanno bene” e sono già all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv in partenza per Roma.
Le condizioni degli attivisti italiani
L’attenzione si concentra ora sugli altri attivisti italiani detenuti. L’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv ha stabilito un primo contatto telefonico con alcuni di loro detenuti nel porto di Ashdod e sta continuando ad avere contatti in attesa delle visite consolari che dovrebbero iniziare a breve.
L’Ambasciatore Luca Ferrari ha rassicurato riguardo la situazione generale: “Ho parlato con alcuni attivisti italiani della Flotilla ad Ashdod, stanno tutti bene, non c’è stato alcun maltrattamento.” Ha anche aggiunto che il console italiano è in procinto di incontrare a breve gli attivisti a Ketziot. Le autorità italiane sono attivamente impegnate per ottenere il rilascio di tutti i connazionali. In questo contesto, la diplomazia italiana ha chiesto direttamente rassicurazioni sulle condizioni dei fermati. Secondo l’emittente israeliana Channel 12, le autorità italiane hanno avuto una conversazione con il capo del Mossad, Dadi Barnea, richiedendo di fornire immagini, filmati e fotografie degli attivisti per fugare le voci di presunti maltrattamenti. Barnea, a sua volta, ha contattato la ministra Miri Regev, responsabile del porto di Ashdod, e il materiale richiesto è stato trasmesso al Governo italiano “con l’obiettivo di rassicurare sulle condizioni dei fermati e chiudere la polemica diplomatica”.

Il Servizio Penitenziario Israeliano (Ips) ha comunicato di aver finora accolto oltre 200 passeggeri della Global Sumud Flotilla. I detenuti sono stati trasferiti al carcere di Ktzi’ot, nel Negev, dove saranno sottoposti a un “procedimento legale da parte dell’Autorità per la Popolazione e l’Immigrazione”.
La visita di Ben Gvir
In questo contesto di grande incertezza, dai social arrivano immagini inquietanti. In un video pubblicato su Instagram dal canale di informazione israeliano Push, si vedono i militanti della flotilla in stato di fermo, seduti a terra, mentre “ricevono la visita” del ministro della sicurezza nazionale Ben Gvir: “Questi sono terroristi – dice parlando alla telecamere e indicando gli arrestati – questi non sono venuti per i palestinesi ma per i terroristi”.
Il breve video prosegue e riprende il ministro mentre effettua un sopralluogo ad una barca della flotilla. Le immagini all’interno fanno vedere cosa è stato trovato, mentre Ben Gvir continua il suo attacco: “Dove sono gli aiuti umanitari?”.
Mentre parla davanti agli arrestati, il video si interrompe mentre si sente partire il coro che ha accompagnato queste settimane di missione: “Free Palestine”
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