Flop del processo penale telematico: anche il tribunale di Genova corre ai ripari con il doppio binario
- Postato il 8 gennaio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Caos anche a Genova come in tutta Italia per il processo penale telematico che impone il deposito informatico – previsto dalla riforma Cartabia del 2021 – per una lunga serie di atti: oltre all’archiviazione delle indagini, si devono infatti caricare su App anche tutti i documenti dell’udienza preliminare, del dibattimento di primo grado e di alcuni importanti riti speciali, cioè il patteggiamento, il decreto penale di condanna e la messa alla prova.
Ma ‘App’ sembra al momento soprattutto un flop visto che presenta in queste ore gravi problemi anche nell’accesso con ripercussioni importanti su indagini e processi. Per questo, come già è accaduto anche in altre città, anche a Genova il presidente del tribunale Enrico Ravera ha disposto con un ordine di servizio inviato oggi alla Procura, all’ufficio gip, ai presidenti delle sezioni penali, alle cancellerie e agli avvocati, che fino al 31 marzo anche a Genova sia consentito il doppio binario, vale a dire la possibilità di un deposito cartaceo degli atti, ogni qual volta ci siano problemi con il nuovo sistema ‘App’, problemi che sono stati riscontrati anche questa mattina nella prima udienza del processo Morandi bis.
E secondo quanto appreso proprio a causa di un malfunzionamento di App sarebbe andata ‘dispersa’ anche la richiesta di archiviazione del fascicolo per violenza sessuale aperto dopo le dichiarazioni della consigliera comunale Francesca Ghio. La richiesta, firmata dal pm Federico Panichi era stata caricata su app l’11 dicembre per essere vidimata dal coordinatore del gruppo. Ora è stata nuovamente caricata e a breve sarà notificata all’avvocato di Ghio, Michele Ispodamia.
Il tribunale di Genova non è il primo a muoversi per porre rimedio al caos generato dalla ‘rivoluzione’ digitale del processo penale. Analoghe decisioni sono state prese, sulla base dell’articolo 175-bis del codice di procedura penale, il 2 gennaio dal Tribunale di Bari: il giorno successivo dai tribunali di Foggia e Siracusa. A seguire il Tribunale di Catania, mentre oggi, oltre che a Genova la stessa decisione di bloccare temporaneamente App è stata presa sia a Roma (fino al 31 gennaio), Milano, Napoli, e Rieti (anche qui solo fino a fine mese).