Flop del partito islamico a Monfalcone: Fasan vince con il 70%, la Lega si rafforza
- Postato il 15 aprile 2025
- Di Panorama
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Per il momento, a giudicare dalle urne di Monfalcone, il “partito islamico” resta un miraggio. Un sogno coltivato nei caffè letterari, nei circoli intellettuali, negli inserti cultura della stampa “liberal”. Ma niente più.
La città giuliana resta saldamente a destra, con Luca Fasan eletto con il 70%, numeri bulgari che travolgono l’avversario del Pd Diego Moretti. Ma tutti gli occhi erano puntati su un esperimento senza precedenti nel nostro Paese: “Italia Plurale”, la lista islamica composta da soli musulmani, con un imprinting strettamente religioso, che combatte per la poligamia e per nuove moschee, una nuova formazione fondata da Bou Konate, sostenuto da Aboubakar Soumahoro. Una novità borderline che ha fatto discutere, e che ha spaccato lo stesso centrosinistra.
Ebbene, il nuovo marchio islamico ha fatto flop. Si ferma sotto il 3%, intorno ai 343 voti. Ed è una notizia, visto che a Monfalcone la percentuale di immigrati residenti supera il 30%, praticamente il record italiano. Segno che non solo gli italiani, ma anche la maggioranza dei musulmani in città non si è riconosciuta in un partito semi-confessionale che respinge l’integrazione, e rifiuta la competizione laica dei partiti italiani.
La reazione dell’elettorato e il segnale politico
Il risultato, dunque, è che nello scenario più multietnico del Paese, con presenza fortissima di immigrati da Senegal e Bangladesh, prevale con numeri schiaccianti la linea dura della Lega. La visita di Elly Schlein in città non è riuscita nemmeno lontanamente a cambiare i rapporti di forza in un territorio segnato da una linea politica rigida nei confronti della comunità straniera. Un contesto nel quale si perpetuerà la linea dell’ex sindaco Anna Maria Cisint contro le moschee abusive.
È un messaggio chiaro spedito a Roma. Il partito islamico, alla fine dei conti, è stato interpretato come un campanello d’allarme che ha spinto a reagire: un precedente inquietante, che metteva a repentaglio la solidità delle leggi italiane applicate sul territorio. L’assalto è stato respinto nelle urne, ma il solo fatto che un partito simile abbia trovato la forza di presentarsi alle elezioni dovrebbe spingere tutti a riflettere.