Flash mob in toga davanti alla Cassazione, poi l’assemblea al cinema: le iniziative dei magistrati a Roma nel giorno dello sciopero
- Postato il 17 febbraio 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Un flash mob sulla scalinata della Cassazione e poi un’assemblea pubblica al cinema Adriano, proprio di fronte al Palazzaccio di piazza Cavour. Ecco il programma della manifestazione più importante che i magistrati italiani terranno venerdì 27 febbraio, giorno dello sciopero contro il ddl di riforma costituzionale sulla separazione delle carriere: a organizzarla la giunta dell’Associazione nazionale magistrati del distretto di Roma, a cui si è accodata quella della Suprema Corte abbandonando l’originaria idea di tenere un’assemblea al chiuso, in Aula magna. In linea con la protesta già attuata all’inaugurazione dell’anno giudiziario, alle 10 giudici e pm si raduneranno di fronte alla Cassazione indossando la toga, “su cui sarà ben visibile una coccarda tricolore, simbolo della difesa della Costituzione, di cui avranno in mano una copia”, si legge nel documento appena varato. “Seguirà la distribuzione ai passanti di copie della Costituzione e di coccarde tricolori, nonché di un opuscolo informativo sui temi della riforma costituzionale della magistratura”, informa l’Anm.
Alle 11 invece è in programma l’assemblea al cinema Adriano, a cui, oltre ai magistrati, parteciperanno anche esponenti della società civile. L’evento si aprirà con l’intervento del presidente dell’Anm Cesare Parodi e del segretario Rocco Maruotti; seguirà una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Donatella Stasio, a cui prenderanno parte lo scrittore ed ex pm Gianrico Carofiglio, i magistrati Giuseppe Santalucia (ex presidente dell’Anm) ed Enrico Scoditti, la professoressa di diritto costituzione comparato Tania Groppi, l’avvocato Giuseppe Iannaccone e il giudice ungherese Tamás Matusik, ex Presidente del National Judicial Council dell’Ungheria. Durante gli interventi l’illustratore Lorenzo Terranera (autore degli sfondi per il talk show DiMartedì su La7) realizzerà alcune tavole in presa diretta. “Al termine della tavola rotonda”, si legge, “seguirà il dibattito aperto agli interventi del pubblico”: la chiusura della manifestazione è prevista alle 12:30 “con la lettura di alcuni articoli della Costituzione e di un comunicato finale”.
Nei giorni scorsi è stata fissata al 5 marzo la data dell’incontro a palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni e i vertici dell’Anm, chiesto dal nuovo presidente Parodi per discutere della riforma (già approvata in prima lettura alla Camera e ora in discussione al Senato). Al faccia a faccia parteciperà probabilmente l’intera giunta esecutiva centrale dell’associazione, composta da dieci membri, che si riunirà mercoledì sera per discutere la linea da adottare. Lunedì a Radio Popolare Parodi ha negato ancora una volta di voler aprire una trattativa col governo sul testo, come qualcuno aveva interpretato: “Io non mi illudo di far cambiare idea a qualcuno, non abbiamo nulla da offrire, perché se uno parte con l’idea di trattare vuol dire che è disposto ad offrire qualcosa”, ha detto. I contenuti della riforma, ha spiegato, “li riteniamo tutti non condivisibili, perché condividiamo l’attuale sistema”: quella nei confronti del governo è un'”apertura in termini di chiarezza, disponibilità a dialogare. Dialogare e trattare sono due cose diverse”, ha chiarito.
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