Finisce l’era Malagò che punta sul suo successore: Luciano Buonfiglio

  • Postato il 25 giugno 2025
  • Di Panorama
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Il futuro dello sport in mano a 81 elettori che il 26 giugno decideranno chi sarà a governarlo. Appuntamento al palazzetto dell’Acquacetosa per l’elezione del nuovo presidente del Coni che prenderà il posto di Giovanni Malagò dopo il no al suo terzo mandato e pure all’ipotesi di restare in carica fino alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Le consultazioni vanno avanti da un pezzo tra telefonate, promesse più o meno in grado di essere mantenute e quelle cene che a volte decidono il destino della votazione cambiando completamente i pronostici, come successe proprio per la prima elezione di Malagò (dodici anni fa) che bruciò Emanuele Pagnozzi dato nettamente per favorito. A proposito di cene, si disse che qualche candidato allora, alla vigilia del voto, mangiò il primo da Pagnozzi e il secondo da Malagò e così a parte il rischio di prendere qualche chilo di troppo alla fine arrivò il ribaltone e il verdetto favorevole al secondo: 40-35. Chissà se anche stavolta ci saranno i doppi giochi, al momento ci sono undici grandi elettori indecisi che possono indirizzare la votazione.

Otto candidati, due favoriti e l’outsider Carraro

I candidati sono otto, ma in realtà si riducono, con tutto il rispetto per Duccio Bartalucci, Mauro Checcoli, Pierluigi Giancamilli, Carlo Iannelli e Giuseppe Macchiarola, a tre: Luciano Buonfiglio, presidente della canoa e nome preferito del presidente uscente; Luca Pancalli, che dopo anni di presidenza paralimpica cambia campo di gioco e dicono sia quello che ha il miglior rapporto con la politica e il ministro dello sport, Andrea Abodi; Franco Carraro, tre mandati fra il 1978 e il 1987, che avrebbe l’ambizione di uscire alla distanza come soluzione di mediazione, se i due candidati più forti non fossero troppo vicini al traguardo nelle prime tre votazioni (dalla quarta in poi per essere eletti basta la maggioranza semplice). Servono 41 consensi per essere eletti alla prima votazione, dal fronte Buonfiglio c’è ottimismo di avere in mano questo numero di voti, ma c’è ancora una notte di mezzo.

Pronostici impossibili

Per tutta una serie di motivi nessuno azzarda pronostici, anche perchè non sono tanti quelli che hanno fatto una dichiarazione di voto. La geografia della giunta esecutiva può aiutare a capire di più: ci sono da eleggere sette dirigenti, due atleti (uno è sicuro, Giampaolo Ricci del basket, visto che è l’unico uomo), un tecnico, un rappresentante degli enti di promozione, uno dei comitati regionali e l’altro dei delegati provinciali. Sette posti ma si possono votare solo cinque nomi, non è da escludere una campagna elettorale parallela. Poi ci sono i due vice, che saranno eletti dal presidente. Nell’area Malagò-Buonfiglio si fanno i nomi di Diana Bianchedi (fiorettista olimpionica ora nell’organizzazione di Milano-Cortina), Laura Lunetta (danza sportiva), Stefano Mei (atletica), Marco Di Paola (equitazione). Dall’altra parte, nella coalizione Pancalli, il cui sponsor più nominato è Paolo Barelli, al vertice della Federnuoto e capogruppo di Forza Italia alla Camera, le ipotesi convergono su Juri Morico, leader dell’Opes, un ente di promozione sportivo.

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Panorama

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