Financial Times: “La Commissione Ue presenterà un piano per muovere più velocemente i carri armati in caso di guerra”
- Postato il 31 ottobre 2025
- Zonaeuro
- Di Il Fatto Quotidiano
- 2 Visualizzazioni
Gli Stati Uniti hanno fatto capire che l’aria è cambiata e l’Europa si prepara a muovere più velocemente i propri carri armati. Secondo il Financial Times, il mese prossimo la Commissione europea presenterà una serie di proposte operative per la creazione di una rete di trasporto militare europea, pensata per facilitare lo spostamento di truppe, veicoli corazzati e artiglieria pesante attraverso il territorio dell’Unione in caso di crisi o conflitto. Il progetto, sviluppato in collaborazione con gli Stati membri e la Nato, mira a rafforzare la capacità di risposta rapida del continente di fronte all’eventualità di un’estensione della guerra russa oltre i confini dell’Ucraina. Con gli Usa che hanno messo in chiaro che non vogliono più essere i principali responsabili della difesa del continente, Bruxelles vuole che l’Europa sia in grado di reagire senza dover dipendere da Washington.
Il piano, spiegano fonti Ue citate dal quotidiano di Londra, prevede la creazione di un “pool di solidarietà” composto da navi, treni e camion militari che gli Stati membri potranno mettere a disposizione. Oltre a ciò nelle prossime settimane la Commissione dovrebbe presentare un primo pacchetto di proposte tecniche per migliorare le infrastrutture di trasporto e le procedure doganali, oggi in molti casi farraginose e frammentate. Si tratta di uno degli aspetti più critici della cosiddetta “mobilità militare”: la possibilità, ad esempio, di far passare un convoglio di carri armati da Rotterdam al confine orientale dell’Ue senza dover attendere permessi nazionali o affrontare vincoli strutturali su ponti e ferrovie non adatti al passaggio dei mezzi.
La Germania, snodo centrale dell’Europa continentale, ha già avviato partnership con la divisione merci della Deutsche Bahn e con il colosso della difesa Rheinmetall per sostenere i convogli militari. Anche il gruppo Lufthansa sarebbe pronto a contribuire con servizi di manutenzione per velivoli militari e programmi di addestramento per piloti di caccia.
Si tratta di un cambio di paradigma per un’Europa che, fino a pochi anni fa, tendeva a delegare la sicurezza del continente alla Nato e in particolare a Washington. Ora, anche sotto la pressione americana — l’amministrazione Trump e il Pentagono chiedono da tempo che gli Stati Ue aumentino la quota dei loro Pil da investire nella sicurezza comune — Bruxelles sembra voler costruire un’infrastruttura strategica autonoma, compatibile ma non subordinata alla catena di comando che fa capo all’Alleanza atlantica.
Il piano della Commissione si inserisce nel quadro di una rinnovata strategia di difesa europea, che oltre all’integrazione delle reti logistiche civili e militari comprende l’aumento dei fondi per l’industria bellica, l’addestramento congiunto delle forze armate. È un approccio che ricorda, in scala moderna, il concetto di “difesa continentale” della Guerra Fredda, ma con un’impronta più cooperativa e interconnessa. Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, l’Ue ha già stanziato oltre 10 miliardi di euro in fondi dedicati alla difesa comune e alla produzione di munizioni. Tuttavia, la logistica resta il punto debole.
In questo contesto la “rete militare europea” è pensata per essere una sorta di “corridoio militare Schengen”, in cui mezzi e uomini potranno attraversare il continente con la stessa rapidità con cui oggi circolano merci e passeggeri civili. Per Bruxelles, questo progetto rappresenta anche un segnale politico: l’Europa vuole essere un attore di sicurezza, non solo un alleato di Usa e Nato. Ma restano difficoltà, che vanno dai costi alle differenze politiche fra Stati membri, che renderanno quasi un’impresa la costruzione di questa rete.
L'articolo Financial Times: “La Commissione Ue presenterà un piano per muovere più velocemente i carri armati in caso di guerra” proviene da Il Fatto Quotidiano.