Finale Wimbledon, cosa indossa Sinner al braccio e a cosa serve: la spiegazione del medico

Il numero uno del tennis mondiale, Jannik Sinner, gioca la finale di Wimbledon 2025 contro Carlos Alcaraz con un vistoso manicotto bianco sul braccio destro. A che cosa serve? Perché l’altoatesino ha deciso di continuare a utilizzarlo dopo l’infortunio al gomito nel match contro Dimitrov valido per gli ottavi di finale? Dopo quel match, vinto grazie al ritiro del bulgaro, si temeva perfino che Sinner potesse non scendere in campo contro l’americano Ben Shelton viste le condizioni del gomito. Dopo gli esami, ha invece deciso di continuare a giocare con un tape protetto appunto da un manicotto. I movimenti del suo braccio sono tornati ad essere fluidi già contro Shelton, quando comunque si è vista qualche smorfia, e soprattutto nella semifinale dominata contro Novak Djokovic.

Ma che cos’è quindi il manicotto che Sinner ha deciso di indossare anche in finale contro Alcaraz? Innanzitutto, non si tratta di una vera e propria fasciatura. No, è “un’ortesi elastica per l’arto superiore”, ha spiegato all’Adnkronos Salute il medico fisiatra Andrea Bernetti. Che poi ha aggiunto: “Generalmente utilizzata per condizioni da sovraccarico, come in caso di epicondilite omerale, può essere utile anche allo scopo di supportare l’articolazione conferendo maggiore stabilità alle sollecitazioni e favorendo la propriocezione, ovvero la capacità di controllare i segmenti corporei nello spazio”.

Non è noto esattamente quale tipo di problema abbia accusato Sinner al gomito. Ma è certo che è in via di miglioramento. Ed è altrettanto vero che l’altoatesino si è trovato a suo agio con l’ortesi elastica, tanto da decidere di continuare a indossarla fino alla finale. Come può aiutarlo? “Le ortesi elastiche, in particolare quelle a compressione, sono utili nel tennis per fornire supporto e migliorare la consapevolezza muscolare“. Infatti, “possono contribuire a stabilizzare le articolazioni durante i movimenti ad alto impatto, migliorare la circolazione sanguigna e ridurre l’affaticamento muscolare, consentendo ai giocatori di mantenere le prestazioni e potenzialmente recuperare più velocemente”, ha spiegato sempre Bernetti, segretario generale della Simfer (Società italiana di medicina fisica e riabilitativa) e professore ordinario di Medicina fisica e riabilitativa all’università del Salento.

Caratteristiche queste particolarmente importanti per Sinner, che deve sottoporre l’articolazione del suo gomito a uno sforzo prolungato. Specialmente se, come successo al Roland Garros, la finale dovesse arrivare al quinto set. Bernetti in conclusione ha aggiunto: “È fondamentale per la stabilità e il controllo motorio. Alcuni studi hanno evidenziato come le ortesi per il gomito possono essere utilizzate per favorire il controllo articolare, specialmente in contesti che richiedono precisione o sforzi prolungati, come nello sport o in attività lavorative ripetitive”. O come durante una finale di Wimbledon contro Alcaraz.

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