Finale Ligure, dopo 63 anni chiude lo storico Bar Fugardo: “Finisce un’era”
- Postato il 28 ottobre 2024
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- Di Il Vostro Giornale
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Finale Ligure. Spalle all’imbrunire su torre e montagna della Capra Zoppa, si abbasssa per l’ultima volta la saracinesca del Bar Fugardo, un pezzo di storia finalese.
“Finisce un’era”, il commento della titolare Luciana Povigna, da 25 anni dietro lo stesso bancone ogni giorno. Si abbassa, però, con un saluto speciale: oltre 50 tra clienti e affezionati hanno reso omaggio a “Gianna e Luciana” ricreando quell’atmosfera gioviale e d’osteria che aveva reso il Bar Fugardo non solo un luogo di incontro e aggregazione caratteristico, ma una vera e propria istituzione nel finalese. Per i 60 anni di attività il Comune di Finale Ligure alla presenza dell’ex sindaco Ugo Frascherelli aveva donato una targa d’argento in onore dell’attività tra le più longeve del territorio.
E’ infatti il 21 marzo 1961 quando Gianna e Arnaldo Fugardo, freschi sposi da soli 4 mesi, aprono le porte del bar ristorante come si faceva un tempo: anche senza insegna. Antesignano dell’odierno “take away”, con insalate di mare, muscoli e cucina casereccia la trattoria-tabaccheria diventa da subito punto di ritrovo non solo per operai e muratori nelle pause pranzo ma un passaggio continuo di personalità di ogni genere: Mina e Jannacci si fermano a comprare le sigarette; il deputato finalese tre volte ministro della Repubblica Carlo Donat-Cattin, quando rientra da Roma, non manca mai il pranzo con l’intera famiglia.
Sono gli anni in cui allo stesso tavolo siedono politici e lavoratori, dove l’ospitalità dei proprietari e il sentirsi a casa permette in semplicità la disquisizione di qualsiasi argomento, dalla politica allo sport, al di là delle proprie condizioni socio-economiche.
“Il ristorante – racconta Stefano Fugardo, figlio dei fondatori – aveva una sua funzione sociale straordinaria, proprio come “il Bar Sport” di Stefano Benni, era un universo-mondo dove tutti avevano il proprio soprannome e le lunghe discussioni tra giovani e anziani su politica, cucina e motori finivano puntualmente tra vino nostralino e scommesse su chi mangiava più uova sode o frittelle di carciofi”.
Interviene la figlia di un cliente storico: “Mio padre era un idraulico, qui lo chiamavano tutti ‘Faccio’ per la sua propensione ad aggiustare tutto, qui sistemava lui il macinino del caffè”.
Al commiato conclusivo abbracci, sorrisi e qualche momento di commozione dedicato a Gianna, la storica fondatrice e cuoca del posto, spentasi nel dicembre ’23.
Chiude così una pagina storica tra le attività commerciali finalesi. Ma come ogni storia che si rispetti, il Bar Fugardo, “pur privo ancora di insegna anche se tutti sanno dove trovarlo” conclude Stefano Fugardo, ha ricevuto l’interessamento di nuovi potenziali titolari che potrebbero mantenere in vita lo storico luogo con una nuova gestione. Anche senza insegna.