Finale, l’attaccamento di Illiante: “Ho ancora addosso la retrocessione dall’Eccellenza, spero un giorno di poterla cancellare”

  • Postato il 25 settembre 2025
  • 0 Copertina
  • Di Il Vostro Giornale
  • 4 Visualizzazioni
Generico settembre 2025

Finale Ligure. Il passaggio del turno di coppa è sicuramente un obiettivo che il Finale puntava a raggiungere. È da queste piccole soddisfazioni che si può permettere una risalita umorale all’ambiente dopo gli ultimi anni complicati. Questo lo sa bene Massimiliano Illiante, che da giocatore è stato uno dei migliori portieri del panorama dilettantistico regionale. Ora sta contribuendo con il suo nuovo ruolo da preparatore, fortemente voluto dalla società e dal direttore Belvedere, per aiutare i giallorossoblù a risollevarsi.

Sono quattro anni che sono qui e sono sempre state stagioni particolari, iniziate bene e poi proseguite un po’ meno bene – dichiara Illiante -. Voglio andare coi piedi di piombo, ma le sensazioni adesso sono positive“.

Sul gruppo di lavoro: “Diego ha portato uno staff importante e penso che questa squadra abbia grandi margini di crescita. Per quanto riguarda il mio ruolo, sono molto contento dell’arrivo di Grenna; Mondino lo conoscevo già, quindi lavoriamo bene insieme e andiamo avanti. Preferisco fermarmi qui, senza esagerare con le parole, ma penso e spero che ci toglieremo soddisfazioni e almeno costruire delle basi“.

Da ex numero uno, Illiante ha molte esperienze alle spalle da poter riversare nel suo nuovo ruolo: “Sicuramente mi porto dietro qualcosa da tutti i preparatori che ho avuto. Ognuno ha il suo modo di vedere le cose, io cerco di prendere il meglio e di aiutare i ragazzi con la mia esperienza. Può servire anche durante la partita, per qualche consiglio o incoraggiamento. Ho intrapreso questo percorso subito dopo aver smesso di giocare, grazie a Belvedere e alla società che mi ha sostenuto: li ringrazierò sempre“.

Tanta la voglia di aiutare a ricostruire presupposti vincenti per una piazza storica come quella finalese: “Porto ancora addosso il dispiacere per la retrocessione in Eccellenza del Finale, e un giorno vorrei cancellarla in qualche modo“. Sul campionato: “Credo che il Savona sia un passo avanti a tutti, ma non è detto che la squadra più forte vinca: ci sono 30 partite e vanno giocate. Noi siamo in quel gruppo di tre o quattro squadre che possono dire la loro. Ho buone sensazioni, ma per il mio passato a Finale preferisco aspettare un paio di mesi prima di sbilanciarmi. In ogni caso, il lavoro che stiamo facendo è quello giusto”.

Il portiere ideale? Non so se ci voglia follia, ognuno è fatto a modo suo. L’importante è che sappia parare e soprattutto dare sicurezza alla squadra: chi gioca davanti deve fidarsi di te. La personalità si acquisisce giocando: un portiere deve averla. Poi le qualità tecniche si possono migliorare, ma la presenza in campo è fondamentale. Bisogna saper leggere le situazioni, gestire anche i momenti più semplici, dare i consigli giusti ai compagni. Questo è ciò che rende un portiere una figura importante: deve trasmettere fiducia alla squadra“.

 

Autore
Il Vostro Giornale

Potrebbero anche piacerti