Fiat Pandina a meno di 10mila euro: un’occasione, ma non per molto

  • Postato il 7 ottobre 2025
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  • Di Virgilio.it
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Con una mossa da veterana del mercato, Fiat rilancia la sua eterna primadonna delle vendite: la Panda, anzi, Pandina. Sì, perché — ufficialmente anche in Italia — l’utilitaria torinese ha cambiato nome. Una carezza linguistica che la riporta nel cuore della gente, come una di famiglia. Ma dietro al nuovo nomignolo dal sapore affettuoso, c’è una strategia precisa: mantenere saldamente il trono di auto più venduta del Paese. E farlo senza alzare la voce, ma abbassando il prezzo.

A ottobre 2025, infatti, la Fiat Pandina viene proposta in promozione a 9.950 euro. In un mercato sempre più affollato da SUV compatti, crossover alla spina e miraggi green da 30mila euro in su, la Pandina si presenta con l’umiltà delle grandi: poche pretese, ma una lunga storia di affidabilità.

Come si struttura l’offerta

La versione proposta è la 1.0 Hybrid 65 CV in allestimento POP, la più semplice e lineare. Il prezzo di listino è 15.950 euro, ma lo sconto è sostanzioso: ben 6.000 euro, ottenibili grazie a una combinazione di rottamazione (fino a Euro 2) e finanziamento con Stellantis Financial Services. In soldoni: si parte con un anticipo di 902 euro, si prosegue con 33 rate da 129 euro al mese, e si chiude con una maxi-rata finale da 8.048 euro.

Il finanziamento prosegue con: il TAN fisso è all’8,75%, il TAEG arriva al 12,37%. Ma anche con questi oneri finanziari, il pacchetto resta tra i più competitivi sul mercato. La Pandina è praticamente l’unica auto nuova che si possa portare a casa con meno di 10mila euro. Almeno tra quelle che non necessitano di incentivi statali o promozioni da caccia al tesoro.

Un’icona pop che resiste alle mode

La Fiat Pandina non è solo un’auto economica. È un simbolo. Un marchio scolpito nella memoria collettiva di tre generazioni di italiani. È il primo bacio parcheggiato sotto casa, è il bagagliaio che trabocca di cassette d’acqua minerale, è la seconda marcia sui tornanti della Costiera con lo stereo acceso. Oggi, nel 2025, continua a essere tutto questo e anche qualcosa in più: un’ancora di salvezza in un mercato che rischia di diventare elitario, dove l’elettrico ha ancora costi proibitivi (se escludiamo il balsamo degli incentivi) e le “citycar intelligenti” costano come una station wagon di una volta.

Fiat lo sa bene: Pomigliano d’Arco vive anche grazie alla Pandina. Le linee produttive respirano con il ritmo delle sue vendite. E sebbene la nuova generazione — quella completamente ripensata e riprogettata — non si vedrà prima del 2028 o 2029, mantenere alta la domanda è una questione vitale. Non solo per Stellantis, ma per un intero indotto che in Campania tiene vive decine di migliaia di famiglie.

Una regina senza trucco, ma con carattere

La Pandina non ha bisogno di effetti speciali. Niente schermi da 15 pollici, niente guida autonoma livello 2, niente tetti panoramici in vetro. Ma ha quello che serve: compattezza, economia d’esercizio, semplicità di manutenzione, e una versatilità che nessuna low-cost riesce ancora a imitare con credibilità.

Sarà anche “POP” nell’allestimento, ma questa promozione ha l’impatto di un proclama: l’auto popolare non è morta, è ancora viva, respira, e si chiama Pandina. Finché l’Italia vorrà restare un Paese dove non si è obbligati a indebitarsi per un volante e quattro ruote, ci sarà sempre un posto per lei. Offerta valida fino al 29 ottobre. E no, la prima rata non si paga subito: parte da gennaio 2026. Il tempo di fare il pieno, e partire.

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