Festival dell’Eccellenza al Femminile al via, debutta l’Age Pride contro i pregiudizi sulla terza età
- Postato il 9 ottobre 2025
- Copertina
- Di Genova24
- 1 Visualizzazioni


Genova. Il XXI Festival dell’Eccellenza al Femminile si apre a Genova mercoledì 15 ottobre 2025 con la prima edizione dell’Age Pride, una giornata dedicata alla valorizzazione della Terza Età e alla difesa dei suoi diritti. La città con la più alta concentrazione d’Europa di over 65 (circa 165.000, il 28,5%) si propone come la capitale morale della cultura dei silver come valore, contrastando la diffusione dei pregiudizi sugli anziani, ovvero l’ageismo. La manifestazione, a cura di Schegge di Mediterraneo con la direzione artistica di Consuelo Barilari in collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova, lancia l’Age Pride nella giornata d’inaugurazione della XXI edizione del Festival e presenta una parte specifica del programma con spettacoli dedicati all’approfondimento di tabù e opportunità dal punto di vista dell’orgoglio dell’età.
La giornata prevede tre appuntamenti. Alle ore 17 nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale (piazza Matteotti 9) il XXI Festival dell’Eccellenza al Femminile si inaugura con l’assessora al Welfare del Comune di Genova Cristina Lodi e con la presentazione di Consuelo Barilari, direttrice artistica della manifestazione. Alle ore 17.30 nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale si prosegue con la tavola rotonda “Age Pride. Per liberarci dei pregiudizi sull’età”, moderata dalla giornalista di “la Repubblica” Erica Manna, con Lidia Ravera, autrice del libro omonimo edito da Einaudi a cui è ispirato il progetto, la regista dello spettacolo Emanuela Giordano e con la presidente di Auser Liguria Fulvia Veirana. La giornata si conclude alle ore 20.30 Sala Mercato (via del Monastero, Sampierdarena) del Teatro Nazionale di Genova con lo spettacolo “Age Pride”, tratto dal libro di Lidia Ravera e interpretato da Alessandra Faiella con Chiara Piazza al violoncello, diretta dalla regista Emanuela Giordano. Le immagini sono di Cinzia Leone. Produzione Teatro Franco Parenti in collaborazione con Fondazione Ravasi Garzanti. Biglietti: 18 euro intero; 14 euro ridotto over 65; 12 euro ridotto under 30 e associazioni femminili accreditate. Biglietteria al Teatro Ivo Chiesa, al Teatro Duse e al Teatro Modena. Biglietteria telefonica 010 5342400. Biglietteria online: www.eccellenzalfemminile.it.
Lo spettacolo “Age Pride”, che apre anche il ciclo sulla comicità al femminile “Tutte giù per terra”, è un inno alla vita, che aiuta a guardare alla vecchiaia con occhi nuovi. Come saranno il terzo e il quarto tempo della nostra carriera di esseri umani? Attraverso la confessione (anche molto ironica) del proprio conflittuale rapporto con l’età che avanza, Lidia Ravera rivendica la maestosa allegria che si cela nella maturità e prova a raccontare come il tempo, da nemico che striscia alle tue spalle aspettando una resa incondizionata, può trasformarsi in un alleato che regala una libertà imprevista e una vera rivoluzione interiore. Alessandra Faiella, protagonista di questa versione teatrale, coinvolge il pubblico con sincerità imprudente e provocatoria. Chiama le cose con il loro nome, sgominando ogni stereotipo.
Ce n’è per tutti, dai fissati con la giovinezza a oltranza ai negazionisti (vecchi sono gli altri) fino a quelli che hanno introiettato i peggiori pregiudizi sul terzo e quarto tempo della loro vita e ne restano prigionieri. Un terzo della popolazione italiana è composto da ultrasessantenni, non è mai successo prima. È una conquista o una condanna? L’arringa in difesa della vecchiaia è spietata e commovente. No, la vecchiaia non è sterile o degradante, è un compimento, una sfida. E soprattutto è terreno vergine, da attraversare ciascuno con il proprio passo. La nuova vecchiaia è tutta da inventare.
In scena, le immagini di Cinzia Leone spargono sale sulla ferita, animano gli spietati ricordi della giovinezza: padri, madri, figli, famiglie sociopatiche, rinchiuse all’interno di pareti domestiche, il tempo che passa inesorabile, l’Italia che invecchia, la maternità, i corpi rifatti, i nostri sguardi sul futuro.
A tempo e contro tempo, il violoncello di Chiara Piazza dialoga con le immagini e le parole grazie a una partitura inedita, creata per Age Pride. Si ride? Molto. Ci si commuove? Per forza. Ma soprattutto “Age Pride” offre un punto di vista nuovo e sorprendente. Per non tornare a casa indifferenti.
Il filone Age Pride attraversa altri spettacoli del Festival. Il 26 ottobre al Teatro Modena va in scena “Io, il cous cous e Albert Camus” della Compagnia delle Ariette con Stefano Pasquini e Paola Berselli (per sole 80 persone); il 30 ottobre al Museo Biblioteca dell’Attore si inaugura la mostra fotografica di Tommaso Le Pera su Valeria Moriconi. Il 1° novembre al Teatro Duse si celebra la grande età di un maestro del teatro internazionale, Eugenio Barba, che tiene una masterclass con Julia Varley; il 2 novembre al Teatro Duse va in scena “Compassione” di Eugenio Barba con Julia Varley; l’11 novembre al Teatro Modena si può vedere “A Love Supreme” di Xavier Durringer con Nadia Fabrizio; il 28 novembre il Teatro Modena ospita “Il grande vuoto” di Fabiana Iacozzilli con Ermanno De Biagi, Francesca Farcomeni, Piero Lanzellotti, Giusi Merli e Mona Abokhatwa.