Festival del cinema di Venezia, Jacob Elordi al Lido con Frankenstein di Guillermo del Toro
- Postato il 30 agosto 2025
- Di Panorama
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Jacob Elordi ha fatto il suo ingresso trionfale alla Mostra del Cinema di Venezia, accolto da fan e fotografi in attesa di vedere la sua trasformazione sul grande schermo. L’attore australiano, tra i volti più richiesti della nuova generazione hollywoodiana, interpreta la Creatura in Frankenstein, nuova rilettura firmata da Guillermo del Toro e presentata fuori concorso all’82ª edizione del festival.
Chi è Jacob Elordi
Classe 1997, Elordi è diventato noto al grande pubblico con la saga adolescenziale The Kissing Booth, ma è stato Euphoria a consacrarlo come talento internazionale. Da lì è iniziata una traiettoria più ambiziosa, con ruoli scelti con cura: da Elvis Presley in Priscilla di Sofia Coppola fino a Saltburn di Emerald Fennell. Con Frankenstein, Elordi compie un salto ulteriore, misurandosi con una figura tragica e universale della cultura occidentale.
Il mostro secondo Elordi e del Toro
In questa versione, Victor Frankenstein è interpretato da Oscar Isaac, scienziato geniale ed egocentrico che sfida le leggi della natura creando una creatura destinata alla sofferenza. Jacob Elordi, già conosciuto per Euphoria e per le incursioni nel cinema d’autore, ha scelto di incarnare il “mostro” attraverso un approccio fisico e immersivo, sostenuto dalla filosofia di del Toro: set costruiti realmente, scenografie tangibili e artigianato cinematografico al posto del green screen.
Una conferenza stampa tra ironia e visioni
Alla conferenza stampa veneziana, del Toro ha ribadito la sua fede nella concretezza: «Costruiamo i set come se fossero abiti per gli attori. Se guardi una palla su un green screen, non è lo stesso che reagire a una finestra, a una luce, a un oggetto vero». Una visione che ha trovato eco nelle parole di Oscar Isaac, il quale ha sottolineato quanto la materialità delle scenografie aggiunga significato alle interpretazioni.
La battuta più memorabile, però, è arrivata da Christoph Waltz, che con poche frasi ha conquistato la sala: «La CGI è per perdenti», ha dichiarato con sarcasmo, strappando risate, salvo poi aggiungere, a una domanda sull’ottimismo nei “tempi mostruosi” di oggi: «Non lo sono».