Ferrovie verso l’accordo con Starlink, Salvini: “In sperimentazione, sarò il primo sostenitore” di Musk. Pd: “Non fa il ministro ma il promoter”
- Postato il 24 maggio 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
- 2 Visualizzazioni
.png)
Mentre è apparentemente in stallo da mesi la trattativa tra l’Italia e SpaceX – dopo lo stop del Quirinale – Ferrovie dello Stato potrebbe a breve chiudere un accordo per avere stazioni e convogli connessi a Starlink. Dopo la notizia anticipata da La Stampa, la conferma arriva dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini: “C’è una sperimentazione di due settimane con due soggetti. Chi sarà a garantire questo servizio lo deciderà in piena autonomia Ferrovie dello Stato. Se la sperimentazione dovesse andare a buon fine sarò il primo sostenitore di un accordo con Starlink“, assicura il ministro leghista. Una notizie che provoca subito la reazione del Pd che attacca Salvini: “Non fa il ministro ma il promoter di Space X”.
Grande sponsor di Elon Musk, Salvini – nel corso del Festival dell’Economia di Trento – tiene comunque a precisare che se Starlink è uno dei due soggetti che sta effettuando la sperimentazione non è “certo perchè l’ho chiesto io, ma perchè è uno dei pochissimi soggetti che può garantire questo servizio”. E ricorda che una delle sue mie prime richieste fatta ai vertici di Fs “era di rendere possibile la connessione durante l’intera tratta dell’Alta velocità tra Milano e Roma”.
“Il Gruppo sta investendo in progetti di potenziamento della connettività a bordo dei treni e ha l’obiettivo di migliorare l’esperienza complessiva di viaggio dei passeggeri”, spiegano fonti di Fs interpellate dall’Ansa. “Tra i fornitori ai quali il Gruppo affida il servizio di wi-fi a bordo treno – confermano – figura l’azienda Icomera che ha integrato Starlink nei propri sistemi. Sono in fase di valutazione e analisi eventuali sperimentazioni che possano coinvolgere anche i satelliti Starlink per progetti delle società del Gruppo“, concludono le stesse fonti.
Ad anticipare il piano dando l’accordo “già nei fatti” è stato il quotidiano La Stampa. “L’accordo – si legge – verrà blindato con un bando che garantirà l’ingresso dei satelliti di SpaceX nella rete di mobilità ferroviaria più grande d’Italia”. In pratica la famosa “tavoletta” di Starlink verrebbe posizionata sul tetto dei vagoni e delle stazioni remote, prendendo il segnale satellitare e traducendolo in connettività wi-fi.
Immediate le critiche del Partito democratico. Il deputato democratico Andrea Casu, vicepresidente della commissione Trasporti della Camera, parla di “ennesima forzatura inaccettabile“: “Prima Salvini sceglie Musk per connettere via satellite i treni italiani e solo dopo viene realizzato un bando per giustificare la decisione? Chiederemo conto con un’interrogazione immediata di questa grave forzatura e dell’iter anomalo“, sottolinea. “Per Matteo Salvini – conclude Casu – le difficoltà che vivono ogni giorno passeggeri e lavoratori non contano nulla, l’unica preoccupazione è accreditarsi come promoter italiano di Space X”. Sulla stessa linea i senatori dem Lorenzo Basso e Antonio Nicita: “Con tutti i ritardi che affliggono i treni e la rete ferroviaria, Salvini farebbe meglio a concentrarsi sulla risoluzione dei problemi, invece di ingegnarsi per regalare a Starlink contratti milionari per servizi meno efficienti rispetto a quelli già oggi disponibili”.
Tutto questo mentre due giorni fa, sempre dalle pagine de La Stampa, il referente per l’Italia di Elon Musk, Andrea Stroppa, ha fatto sapere che “Starlink è pronta all’intesa con l’Italia, ma c’è chi blocca tutto“, citando il ministro delle Imprese Adolfo Urso: “Da quanto ho capito, il ministro dello Sviluppo Urso, pochi giorni fa, ha dichiarato di fronte alle più importanti figure istituzionali che l’Italia avrà la sua costellazione satellitare a bassa orbita entro cinque anni per uso governativo militare senza l’aiuto di Starlink e Space X“, ha detto Stroppa, aggiungendo che “da italiano questo mi rende molto orgoglioso, e faccio il tifo per questo progetto nazionale. Da tecnico, però, mi chiedo con quali lanciatori si pensi di mettere in orbita i satelliti per coprire il Mediterraneo”.
Affermazioni che hanno provocato l’intervento dello stesso ministro preso in causa dal braccio destro di Musk: “Quello che mi stupisce di quello che ho letto è che il signor Stroppa ritiene di conoscere quello che è stato detto al Consiglio supremo di difesa, che ovviamente lavora in piena e necessaria segretezza“, ha dichiarato Urso facendo riferimento all’organo che si occupa delle questioni relative alla sicurezza e alla difesa nazionale che è presieduto dal presidente della Repubblica e che si è riunito due settimane fa. “Non sapevo fosse uno dei temi all’ordine del giorno” del Consiglio, ha ribattuto Stroppa. “Io mi riferivo – ha spiegato – ad altre occasioni dove erano presenti aziende del settore e vertici della Difesa. Rimane comunque la massima disponibilità a collaborare nell’interesse del Paese. È chiaro che una costellazione nazionale sarebbe un grande orgoglio per l’Italia”. Non è la prima volta che Stroppa interviene nel dibattito politico: a fine febbraio aveva anche direttamente attaccato il partito della stessa Giorgia Meloni accusato di fare intese con il Pd contro Musk.
L'articolo Ferrovie verso l’accordo con Starlink, Salvini: “In sperimentazione, sarò il primo sostenitore” di Musk. Pd: “Non fa il ministro ma il promoter” proviene da Il Fatto Quotidiano.