Ferrari vuole usare un’arma che non possiede: spiegatelo a Vasseur
- Postato il 9 maggio 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
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Ferrari è in un mare di guai. Non funziona nulla o quasi della SF-25, in un campionato dove la Rossa sta galleggiando in mare aperto senza sapere che direzione prendere. Eh sì… è proprio questa la sensazione, in quanto le chiacchiere sono davvero tante ma, alla resa dei conti nei fine settimana di gara, i problemi sono sempre gli stessi. Le cose non cambiano sebbene Vasseur sostenga che sanno cosa e dove migliorare.
La visione curiosa di Vasseur
Di recente, abbiamo appreso che la storica scuderia italiana ha un’idea ben precisa su determinate questioni. Non più tardi di qualche giorno fa, di fatto, il team principal della Rossa ha sminuito l’importanza degli aggiornamenti. Lo ha fatto sostanzialmente affermando che, sebbene nuove parti sulla SF-25 possano senza dubbio aiutare il team ad accelerare la curva di apprendimento, quello che conta di più è la messa a punto.
Si “tratta di capire” (basta) l’auto e sapere come metterla giù in pista nel migliore dei modi, pertanto. Tutto vero Fred… d’altra parte, in questo mondiale 2025 dominato dalla super McLaren, come non mai dall’era wing car, il setup delle monoposto fa una differenza abissale. Parliamo di un’arma potentissima che, adoperata a dovere, offre un salto di prestazione enorme. Un discorso che non fa una piega, al quale non possiamo far altro che accodarci.
Tuttavia, per sguainare l’arma di cui sopra serve duttilità. Quella caratteristica decisiva in F1 che le due MCL39 sventolano ai quattro venti sin dal capponato scorso. Una condizione tecnica che ti permette di adattare i tratti endemici della tua vettura alle necessità del tracciato. Centrare l’equazione tra carico e resistenza all’avanzamento è cruciale. Così come lo è sapere esprimere competitività in tutte le tipologie di curve che compongono una pista.
Se però la coperta è corta, ecco che il problema sorge. Ed è proprio questo lo scenario in cui sta affogando la Ferrari: la netta e conclamata incapacità di trovare un buon compromesso tecnico. Quindi, al sempre ilare Fred, andrebbe ricordato che per usare quella famosa arma inerente l’assetto, deve fare presenza la capacità di maneggiarla e altresì la possibilità di usarla, condizione di fondo che, osservando la vettura di Maranello è al momento irraggiungibile.
Cosa serve alla Ferrari per fare usare al meglio l’arma determinante
Gli aggiornamenti urgono eccome. Serve più carico aerodinamico, inferiore al resto dei top team per stessa ammissione dei piloti; serve apprendere come attivare le mescole nella maniera corretta, situazione sulla quale, specie in qualifica, la Rossa cade spesso facilmente; e serve alzare la correlazione tra le due “fazioni” della monoposto: meccanica e aerodinamica. A tal proposito spendiamo due parole per il “top guy” sbandierato ai quattro venti.
Ci riferiamo al connazionale di Vasseur, il direttore tecnico della Ferrari Loic Serra. L’ex Mercedes è divenuto operativo nella fabbrica di via Abetone Inferiore 4 dallo scorso ottobre. Parliamo del presunto super esperto di gomme e sospensioni e relativa connessione tra loro per fare funzionare al meglio queste due componenti decisive di una monoposto. Beh… conti alla mano, ci sono proprio questi tra i problemi principali della SF-25.
- Il retrotreno dell’auto italiana è sempre instabile e pare proprio che il team stia valutando modifiche al push-rod posteriore. Parliamo di alcune variazioni relative all’inclinazione dei braccetti e modifiche agli elementi interni. Una mossa non semplice da mettere a segno, in quanto toccare l’equilibrio meccanico di una vettura in corso d’opera è davvero sempre complicato in F1.
- Senza poi parlare delle altezze da terra, altro guaio della Rossa. La SF-25 è quasi sempre costretta a girare più distante di quanto serva dall’asfalto. In questo modo, l’efficacia dei Canali Venturi diminuisce e di riflesso la prestazione
Insomma, Vasseur: fare le nozze con i fichi secchi non si può nella massima categoria del motorsport. Voler raggiungere grandi obiettivi senza avere i mezzi tecnici adeguati per farlo è impossibile. Correggiamo questa macchia e pure centrare il setup usando la famosa arma decisiva sarà finalmente possibile, perché attendere un salto di prestazione grazie alla direttiva tecnica sulle ali flessibili è piuttosto utopico.