Ferrari vince a Le Mans, la terza è simbolo della supremazia nel mondiale endurance
- Postato il 15 giugno 2025
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La 93esima edizione della 24 Ore di Le Mans ha visto Ferrari trionfare ancora una volta, firmando uno storico tris di vittorie consecutive (2023, 2024 e 2025). Un evento che ha confermato il dominio del Cavallino nell’endurance e conquistato il cuore degli oltre 300.000 spettatori presenti al Circuit de la Sarthe.
Dominio Ferrari
La Ferrari ha vinto il quarto round del FIA World Endurance Championship (WEC) 2025. La 499P si afferma come la regina del classico. A vincere in questa edizione dopo 387 giri, è stata la Ferrari #83 AF Corse dell’equipaggio Robert Kubica, Yifei Ye, Philip Hanson. Seconda al traguardo con +14.084 la Porsche 963 #6 di Kein Estre, Laurens Vanthoor e Matt Campbell. Sul gradino più basso del podio a +28.487 la Ferrari 499P #51 di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi. Quarta anche l’altra Ferrari la #50 di Antonio Fuoco, Nicklas Nielsen e Miguel Molina.
Dopo i successi ottenuti nel 2024 con Fuoco,Molina, Nielsen e nell’edizione del Centenario disputata nel 2023 con Pier Guidi, Calado, Giovinazzi, la Casa di Maranello sale nuovamente sul gradino più alto del podio con una vettura già entrata nel mito dell’automobilismo, la Ferrari 499P. Una Hypercar in grado d’imporsi in tutte le prove disputate sul Circuit de La Sarthe sin dal debutto agonistico.
Salgono a quota 12 i trionfi assoluti del Costruttore italiano nella corsa endurance più antica e blasonata al mondo tra il 1949 e il 2025. Nella classifica del Mondiale Costruttori la Ferrari aumenta il distacco dalla Toyota. Da ricordare che a Le Mans, i punti conquistati valgono doppio e i primi 10 classificati ricevono un numero di punti maggiori rispetto alle altre gare del campionato.
Nella storia
Ferrari torna a firmare tre vittorie assolute consecutive alla 24 Ore di Le Mans come non succedeva dagli anni Sessanta del secolo scorso quando il Cavallino Rampante vinse ben sei edizioni di fila, tra il 1960 e il 1965; quest’ultima, ottenuta grazie alla Ferrari 250 LM, fu anche l’ultimo successo assoluto in Francia prima del ritorno nella top class dell’endurance, a partire dal 2023.
Inoltre, il trio della AF Corse #83 dopo aver guidato una corsa impeccabile è diventato il primo team cliente a vincere Le Mans da quando Champion Racing ha trionfato 20 anni fa.
La gara
Una gara che già dalla sua metà dei giri aveva dato indicazioni ben precise, le tre Ferrari 499P imponevano la loro autorità tra le Hypercar.
Al via
Alle ore 16 di sabato 14 giugno, Roger Federer ha dato il via alla gara sventolando la bandiera a scacchi sul rettilineo di partenza. Le 62 vetture partecipanti hanno dato subito sfogo ai propri motori davanti a 332.000 persone in delirio.
A dettare il ritmo in apertura è stata la Porsche Penske Motorsport 963 #5 di Julien Andlauer seguita dalle due Cadillac. La prima a richiedere l’intervento ai propri meccanici è stata l’Aston Martin che dopo soli cinque giri è rientrata ai box a causa di una foratura. Durante la prima parte della gara da segnalare l’incidente della Peugeot con Paul Di Resta che è terminato prima sulla ghiaia e poi sulla barriera di gomme. Alle ore 17, la Ferrari 499P #50 era quinta staccata di 11″ dalla Porsche.
Dopo le prime quattro ore
Dopo quattro ore di gara, sotto il cielo che nel frattempo diventava sempre più nuvoloso, la Ferrari saliva in cattedra e conquistava le prime due posizioni, la Porsche diventava terza. Le Rosse giravano velocissime e il cronometro registrava un picco di velocità da 364,2 km/h. Si registra anche la rincorsa della Ferrari AF Corse #83 di Kubica protagonista di una penalità di cinque secondi. Penalità inferte anche alle Alpine e alla Porsche mentre la Toyota #7 è costretta a fermarsi e le Cadillac perdono terreno nella top 10.
Dopo dodici ore
La notte da lustro e fascino alla leggendaria corsa Le Mans. A metà corsa la Porsche tornava in prima posizione con Toyota e Ferrari a dar battaglia, Kubica ora era terzo. Passate le ore 3, era il turno della prima safety car in pista, Nielsen a bordo della Ferrari #50 terminata contro una barriera di gomme. Conquistata la testa, foratura per James Calado #51 all’anteriore sinistro, a seguire una penalità di cinque secondi e uno stop-and-go di 20 secondi lo spingono indietro in classifica generale.
Il ritiro di Valentino Rossi
Durante la notte si registrava ancora una volta l’abbandono della gara e per il secondo anno consecutivo della BMW GT3 #46 di Valentino Rossi. Kelvin Van Der Linde era costretto a rientrare ai box per problemi meccanici dopo un’escursione sulla ghiaia ma il problema tecnico è persistito e ha costretto il team al ritiro nella GT3.
Lo spettacolo della notte
Lo spettacolo notturno della 24 Ore di Le Mans vede le Ferrari protagoniste. Da quel momento le tre Hypercar Ferrari conducono una corsa sempre nelle prime posizioni, gestendo al meglio la fase notturna con un’ottima strategia in pista e ai box.
Quando il sole torna a splendere in cielo e mancano sei ore alla fine a guidare la classifica provvisoria è la numero 51, autrice di 288 giri, che vede alternarsi al volante Antonio Giovinazzi, James Calado ed Alessandro Pier Guidi.
Dopo 20 ore
La Ferrari già consapevole e forte della rimonta domina la gara con la sua velocità. Alle ore 12 Kubica è il leader della gara, inseguono le altre due Ferrari, rispettivamente la #50 e la #51, davanti a Porsche e Cadillac che perdono terreno. Toyota indietro a causa di un imprevisto ai pneumitici durante il suo pitspot. Il miglior giro è di Sebastien Bourdais su Cadillac V-Series.R. 38 Cadillac Hertz Team JOTA con 3’26’063 nel 310esimo giro.
LMP2 e LMGT3 con Pera
A vincere Le Mans per la categoria LMP2 è stata la Inter Europol Competition #43 di Jakub Smiechowski, Tom Dillmann e Nick Yelloly mentre a trionfare nella LMGT3 la Manthey 1ST Phorm #92 con Ryan di Hardwick, Riccardo Pera e Richard Lietz.
Da segnalare nella GT3 la grande battaglia fino agli ultimi giri della gara tra la Manthey #92 e la #21 Vista AF Corse Ferrari 296 LMGT3 di Alessio Rovera, Francois Heriau e Simon Mann. Alle prime luci dell’alba era stata invece costretta al ritiro per un problema tecnico la numero 54 di Thomas Flohr, Francesco Castellacci e dell’ufficiale Davide Rigon. L’intervento di sostituzione ha richiesto oltre mezz’ora, pertanto, il team Vista AF Corse ha deciso di ritirare la vettura.