Ferrari: un super motore per sorprendere e battere gli avversari
- Postato il 19 agosto 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
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Ferrari ha preso una decisione mirata in un momento in cui la squadra deve affrontare la sfida più complessa degli ultimi anni. Parliamo della rivoluzione regolamentare del 2026, dove la proprietà del Cavallino ha optato per preservare la stabilità gestionale. Un mantenimento della continuità, dove alcuni fattori saranno cruciali. Tra questi la bontà del lavoro svolto sulla power unit.
I ferraristi sono allineati a Vasseur
Nei vertici della Scuderia si è ritenuto che la prosecuzione gestionale fosse un requisito essenziale per impostare un progetto vincente e duraturo. Il manager francese resta pertanto il profilo più idoneo a guidare questa fase assai delicata. Anche i piloti hanno condiviso questa visione. Lewis e Charles sono felici di poter intraprendere questa nuova avventura con Fred, ambedue molto legati al transalpino.
C’è tanta stima verso un l’atteggiamento convincente, dove l’impegno dell’ex Alfa Romeo non è mai mancato. Anche sulla questione dei media, specie per quanto riguarda Hamilton, possiamo riscontrare il medesimo atteggiamento. Il britannico non era abituato ad una pressione costante e se in parte il suo rendimento non è a livello del compagno è anche per questa semplice ragione.
Lewis è sempre in difficoltà, nonostante il monegasco sia convinto che dall’Olanda le cose cambieranno per il sette volte campione del mondo. Leclerc è invece abituato a guidare con un coefficiente di difficoltà molto alto, sapendo gestire una vettura problematica in qualsiasi scenario. Sebbene la stagione si ancora lunga lo sguardo è già rivolto al 2026. Ferrari sta profondendo tanto impegno, dedizione necessaria per tornare al top sotto la guida Vasseur.
Nessuna vettura per Hamilton
Secondo il team principal francese, la squadra ha sottovalutato la situazione Lewis, mentre d’altra parte il talento di Stevenage ha sovrastimato il livello di competitività della SF-25, convinto di trovare a Maranello un’auto pronta a vincere. Entrambe le valutazioni si sono rivelate errate: la SF-25 presenta numerosi problemi e l’adattamento dell’inglese è stato particolarmente complesso.
Lo scorso anno circolava l’idea che la Ferrari stesse costruendo una monoposto su misura per Lewis. Questo pensiero, completamente errato, non riflette la realtà nella massima categoria del motorsport: in F1 nessuna squadra realizza un’auto per un singolo pilota. I suoi feedback possono indirizzare dettagli marginali, ma l’obiettivo principale resta costruire una macchina veloce, specie se parliamo di regolamenti nuovi e radicali.
I piloti devono adeguarsi al mezzo e ottenere il massimo rendimento. Pensare che la SF-26 possa essere modellata intorno a Lewis, pertanto, sarebbe un altro errore concettuale. I tecnici italiani hanno studiato il regolamento per individuare margini di vantaggio, sia in ambito propulsivo sia aerodinamico e meccanico. Il resto è secondario. Serve una vettura facile da guidare. Prevedibile.
I feedback continuano a essere preziosi, ma sono il simulatore e lo studio regolamentare a tracciare la strada da seguire. Quando i progetti sono totalmente nuovi, i riferimenti passati non esistono o quasi. Hamilton, esattamente come Leclerc, dovrà esprimere il massimo per guidare la nuova monoposto al meglio delle possibilità, auspicando che la proposta tecnica modenese sia finalmente competitiva dopo 3 lustri e mezzo.
Ferrari: il lavoro silenzioso sulla power unit
Il prossimo ciclo regolamentare si preannuncia come un vero e proprio caos. La Federazione Internazionale ha continuato a rivedere il piano tecnico: a fine luglio erano già 13 le rettifiche apportate, a testimonianza di norme tutt’altro che solide. In tale contesto, il team di Maranello si muove cercando di seguire la traiettoria corretta, come per latro stanno cercando di fare pure il resto delle altre scuderie.
Per ora nessuno può prevedere con certezza cosa accadrà l’anno prossimo. Tenendo presente che la Rossa non vince da oramai 18 anni, la fiducia riposta dai tifosi sulla squadra di Via Abetone Inferiore 4 Cavallino non è molto elevata. Tuttavia la convinzione della Rossa è molto alta. Uno dei dibattiti più accesi sul nuovo circolo regolamentare riguarda le nuove power unit. E in effetti è proprio così.
Ciò malgrado l’aerodinamica rappresenta un aspetto altrettanto cruciale. Abbiamo tenuto diverse conversazioni con alcuni ingegneri di F1. Lo abbiamo fatto direttamente nei paddock. Da queste chiacchierate emerge l’importanza relativa alla gestione dei flussi che, in parte, richiedendo approcci nuovi e inesplorati. Senza contare lo stile di guida, elemento che non può essere ignorato come avvenuto per le wing car nel 2021.
Anche le vetture di prossima generazione metteranno in difficoltà i piloti che di riflesso dovranno adattare il loro stile di guida alla gestione tecnica. Chi guida ne ha fatto parola di recente, a margine delle varie sessioni al simulatore svolte negli ultimi mesi. Ferrari sta spingendo al massimo e la conferma di Vasseur arriva proprio per garantire la continuità di cui sopra. Sul fronte power unit, un notevole silenzio avvolge la Rossa. Lavorare lontano dai riflettori serve a togliere pressione.
Meglio lasciare a Mercedes il favore del pronostico. La fama dei tedeschi nel produrre power unit resta, ma il reparto dei motori diretto da Enrico Gualtieri non ha nulla da invidiare. Secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione, l’obiettivo del team italiano è quello di sorprendere i diretti competitor con prestazioni eccellenti, dove la delicata fase di ricarica delle batterie farà dell’efficienza l’arma più importante. Fermo restando che pure il resto del progetto dovrà garantire la solidità richiesta.