Ferrari-Leclerc ad alta tensione: feedback via radio ignorati e strategia imposta

  • Postato il 17 giugno 2025
  • Formula 1
  • Di Virgilio.it
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La situazione all’interno del team Ferrari non è serena. Un mondiale dove tutti gli obiettivi prefissati a inizio stagione sono andati in fumo, con una vettura, la SF-25, che non ha nessuna chance per vincere. Messe da parte dieci gare, il verdetto è unanime. La storica scuderia italiana ha sbagliato il progetto 677 e, per la campagna agonistica 2025, non c’è più nulla da fare pensando ai titoli iridati.

Una diversa strategia non offriva vantaggi

Vasseur cerca giustificazioni che non esistono. Le promesse non mantenute pesano, e ridurre a un fucsia nel T1 il motivo per cui non arriva il pacchetto di aggiornamenti è alquanto assurdo. I piloti della Rossa non se ne stanno. Hamilton ha già suggerito di pensare al 2026, anche perché, non arrivando novità sulla vettura, il solo ottimizzare non cambia le sorti competitive dell’auto.

Pure Charles è dello stesso parere e, nel suo caso, si nota un certo imbarazzo nei team radio. Ci riferiamo alle scelte strategiche durante la gara. Ci sono spesso incomprensioni, come quella avvenuta nel corso del Gran Premio del Canada. Anzitutto va chiarito un fatto. La tattica ad una sosta non avrebbe cambiato le sorti della corsa. La Rossa numero 16 non ne aveva per lottare al vertice. Un dato di fatto incontrovertibile.

Tuttavia, e pure giustamente, Leclerc non capiva perché non provare una cattiva differente. Il monegasco era convinto che realizzare una sostituzione degli pneumatici in meno potesse aiutare. Con ogni probabilità la posizione finale sarebbe stata la stessa, ma non avendo problemi con gli avversari dietro, provarci era lecito e possibile, specie ascoltando i feedback di chi in quel momento stava guidando.

La Hard funzionavano ancora

Verso la fine del primo stint di gara, quando il resto dei piloti di testa aveva effettuato la sosta, Charles ha tirato dritto, allungando la sua permanenza in pista. La gomma Hard era ancora in buono stato e i tempi sul giro lo confermavano. Bozzi in quel frangente si apre in radio e parla della strategia B, mentre il monegasco consiglia la C. Il muretto si limita a rispondere con un semplice “ok”, senza dare nessun tipo di spiegazione.

  • Bryan Bozzi: “Siamo sul Piano B
  • Charles Leclerc: “Io sto valutando la strategia C
  • Bryan Bozzi: “Ok

Nel mentre arriva Russell che, dopo aver realizzato la sua sosta, con l’aiuto del DRS lo passa agilmente sul rettilineo che porta all’ultima chicane del tracciato. Leclerc fa sapere che vuole restare in pista, in quanto si sente comodo con le mescole, malgrado abbiano già tanti giri sul groppone. In quel momento il muretto sembra d’accordo, tanto che il suo ingegnere di pista non si oppone e gli consiglia dove migliorare.

  • Charles Leclerc: “Le gomme stanno reggendo bene
  • Bryan Bozzi: “Restiamo fuori e cerca di fare meglio in curva 1, utilizzando maggiormente il cordolo interno.

Cambio strategia senza consultare Leclerc

Tuttavia, non passano nemmeno due tornate e il ferrarista viene richiamato ai box. Charles non si capacita, in quanto il rendimento era buono e le coperture avevano ancora vita utile da spendere. Il ferrarista voleva il piano C, ossia l’unica sosta passando alle Medium. Scelta che il remote garage non ha preso in considerazione. Quando chiede lumi, come tutta risposta gli viene detto di gestire le Hard per diversi giri prima di andare più forte.

  • Bryan Bozzi: “Box Charles, box per le Hard. Aggiustamento sull’ala?
  • Charles Leclerc: “Non capisco questa scelta… ok. Non capisco… le gomme andavano bene. Perché abbiamo fatto la sosta?
  • Bryan Bozzi: “Siamo sul Piano B
  • Charles Leclerc: “Sì ok… ma ti avevo detto che le gomme andavano ancora bene”
  • Bryan Bozzi: “Gestisci bene le gomme per diversi giri e poi potrai iniziare a spingere.

Leclerc non aggiunge altro per un po’. Poi, quando si rende conto che il suo passo non è buono come quello degli avversari che sono passati alle Pirelli cerchiate di giallo, lo fa presente in radio. Ovviamente anche in questo caso non arrivano risposte, ma solo il solito “copy” che certifica come il muretto abbia registrato la sua comunicazione. È questo il resoconto di un dialogo spesso a senso unico…

  • Charles Leclerc: “Queste gomme non funzionano bene, ora lo avete capito che le gomme medie erano meglio di queste?”
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