Ferrari corregge il setup e stabilizza la SF-25: analisi Fp1 GP Miami

  • Postato il 2 maggio 2025
  • Formula 1
  • Di Virgilio.it
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Sessanta minuti per capire la vettura e sistemarla al meglio. La sola ora a disposizione delle FP1 rende il compito piuttosto arduo, tenendo presente che nella prossima sessione si inizia subito a fare sul serio con la prima delle due qualifiche, quella valevole per comporre la griglia di partenza della Sprint Race. Ecco perché il lavoro fatto da casa con il simulatore assume un aspetto fondamentale nel fine settimana.

Ferrari soffre nelle curve lente con le Medium

Le due Rosse abbandonano la pit lane senza perdere tempo. Lo fanno ambedue con le Pirelli a banda gialla. Si cura in maniera particolare l’attivazione gomme. Il primo giro è piuttosto blando, considerando che la pista è molto sporca, e il grip a disposizione è poco. Si è scelta la mescola Medium per dare continuità e testare l’assetto dell’auto al meglio delle possibilità. Charles effettua un passaggio pulito, mentre Lewis spende qualche correzione nel T2.

Nel secondo intento, decisamente più spinto, in curva 11 perde l’avantreno in entrata ed è costretto a controllare l’auto per un eccesso di rotazione. Mentre alla 17 manca il punto di corda. In generale commenta sensazioni nei tratti lenti non ottimali. Non un buon segnale, ma va detto che l’aderenza è poca. Mentre alla 17 manca il punto di corda. Lewis più pulito risulta un pelo più rapido del compagno.

Nel passaggio successivo Leclerc  trova un guida migliore. Specie alla 17, si nota un anteriore decisamente più solido rispetto al tentativo precedente. Anche l’inglese pare più a su agio con la vettura, sebbene si noti come in staccata faccia sempre più fatica ad incidere osservando i suoi on board. Va detto che ambedue i ferraristi agiscono sul manettino del brake shaping per massimizzare le fasi di staccata.

Si procede con altri due giri spinti, intervallati da altrettanti cool down lap che portano poi al termine di questo primo run. Possiamo dire che il bilanciamento della Rossa non è male, sebbene si notano alcuni limiti soliti, come la carenza di rotazione che rende faticoso prendere l’apice di alcune curve. Nei cambi di direzione del T1 il rendimento pare abbastanza buono, dove il retrotreno a avantreno sono abbastanza stabili.

Arrivano maggiori difficoltà nei tratti più guidati, dove alle basse velocità i due alfieri della rossa sono costretti a remare un po’ con il volante per inserire al meglio la vettura. Specialmente con Leclerc, si notano quei piccoli colpetti classici sul volante per correggere la traiettoria in inserimento, segnale che l’aderenza meccanica alle basse velocità non è ottimale come dovrebbe.

Ritocco al setup

Per ottimizzare il rendimento della vettura, nella pausa ai box il team di Maranello decide di modificare l’assetto di entrambe le auto italiane. Si interviene pertanto sulle altezze da terra e sulla rigidezza di entrambi gli assi. La ragione è semplice: ottenere maggiore performance. Charles è già in pista, avendo realizzato un passaggio in meno nel run precedente. L’outlap è piuttosto blando, per poi lanciarsi nel primo tentativo push.

E in effetti, osservando la guidabilità della numero 16, si nota un avantreno più solido nei tratti più lenti, con maggiore facilità nel salire sul cordolo, come sull’ultima curva. Gli interventi sulla rigidezza sembrano funzionare, senza perdere stabilità nei cambi di direzione. Va detto che nel T1 deve ancora arrivare un passo avanti per ottimizzare il rendimento, dove le gomme non sembrano mai attivate nel modo corretto.

Passo gara e test sulle Soft

Nell’ultima parte delle prove libere si testa il rendimento dell’auto con un alto quantitativo di carburante a bordo. Per la simulazione passo gara si utilizzano sempre le Pirelli a banda gialla su entrambe le monoposto. Questo significa che i giri push, dopo il ritocco al setup, sono stati effettuati con una vettura più pesante. Il comportamento della SF-25 pare piuttosto puntato sull’anteriore, con una certa tendenza al sovrasterzo a centro curva.

Il posteriore non è stabilissimo e ogni tanto sembra un po’ ballerino, sebbene resti abbastanza sotto controllo. Tra i due ferraristi, chi soffre maggiormente è sempre Hamilton, in difficoltà rispetto al compagno di squadra. Difficile dare una stima sul passo, anche perché il test non è stato molto approfondito. Dopo un’ulteriore sosta ai box, si passa alle Soft per provare il giro push con la massima aderenza.

Hamilton lamenta ancora sottosterzo, una carenza di rotazione che non riesce a gestire come Leclerc. Per Charles le cose vanno un po’ meglio, sebbene nel suo unico tentativo non sia riuscito a massimizzare il rendimento. Peccato per la bandiera rossa causata dall’uscita di Bearman, che stoppa la sessione e di fatto decreta il termine delle FP1. Per finire: Ferrari ha dovuto aggiustare il tiro sulla messa a punto, perché il balance iniziale non era ottimale.

Tenendo conto dell’ultimo giro di Charles, rispetto a Piastri c’è ancora margine di miglioramento in tre punti chiave: curva 7, curva 11 e curva 12. Si tratta, nello specifico, della velocità di percorrenza nel curvone ad ampio raggio del T1 e della fase di ingresso in curva 11, dove ha inizio la zona più guidata. Nessun feedback particolare da parte del monegasco, che nel giro di rientro verso il garage non appare particolarmente soddisfatto, ma nemmeno deluso dai cambiamenti apportati.

GP Miami 2025: Classifica finale prove libere 

  • Oscar Piastri (McLaren) 1:27.128s
  • Charles Leclerc (Ferrari) +0.356s
  • Max Verstappen (Red Bull) +0.430s
  • Carlos Sainz (Williams) +0.550s
  • Alexander Albon (Williams) +0.827s
  • Isack Hadjar (Racing Bulls) +0.840s
  • George Russell (Mercedes) +0.930s
  • Yuki Tsunoda (Red Bull) +1.027s
  • Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) +1.099s
  • Fernando Alosno (Aston Martin) +1.115s
Autore
Virgilio.it

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