Ferrari: «Comuni in affanno tra carenza di personale e Pnrr»
- Postato il 17 marzo 2025
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Il Quotidiano del Sud
Ferrari: «Comuni in affanno tra carenza di personale e Pnrr»
Dall’esperienza di amministratore locale alla guida della community “Se sei Sindaco”, Davide Ferrari analizza le sfide dei Comuni italiani. Il ruolo dei Sindaci durante il Covid e l’impatto del Pnrr.
Davide Ferrari, ex Sindaco di Galliate e fondatore della community “Se sei Sindaco”, traccia un quadro delle difficoltà che i Comuni italiani si trovano ad affrontare. In un’intervista esclusiva, Ferrari evidenzia come la carenza di personale e le complessità del Pnrr stiano mettendo a dura prova gli enti locali.
“SE SEI SINDACO”: UNA COMMUNITY CHE METTE INSIEME 6000 SINDACI
Sei stato amministratore locale e gestisci una delle piattaforme digitali di condivisione tra
amministratori locali più importanti del nostro Paese con migliaia di Sindaci e Assessori iscritti.
Hai quindi modo di confrontarti con diversi di loro quotidianamente. Quale bisogno emerge
prevalentemente dal confronto con loro? Cioè chiedono di conoscere meglio le leggi e i
provvedimenti legislativi che hanno inevitabili ricadute di applicazione a livello locale o
chiedono ascolto delle loro istanze e quindi esprimono il desiderio di condividere un feedback
delle loro particolari esperienze politiche e amministrative. Da quello che ricordo, avendo fatto il
Sindaco anche io, si aveva soprattutto la necessità di diffondere la consapevolezza che alcuni
problemi si potessero risolvere solo da un intenso lavoro di confronto e collaborazione tra enti
locali ed enti pubblici territoriali diversi.
Innanzitutto ti ringrazio per la considerazione della community come una delle più importanti. In effetti credo che dopo quasi 7 anni di lavoro mettere insieme quasi 6000 sindaci, sia un piccolo record. Come hai detto tu il confronto è continuo ed emergono principalmente due bisogni. Il primo è relativo alla mancanza o emorragia di competenze. Purtroppo il blocco del turnover e i limiti di spesa di personale, hanno funzionato bene nei primi anni, ma perpetrate per anni hanno svuotato gli enti di competenze, sovraccaricando le persone rimaste di oneri e carichi lavorativi spesso fuori dal normale.
FERRARI: «I COMUNI, IL COVID E LA RINASCITA DEI TERRITORI»
Negli stessi anni l’evento del Covid e il successivo avvento del Pnrr, la cui realizzazione per la gran parte è stata affidato ai Comuni, ha ulteriormente aggravato la situazione. E’ infatti stato richiesto ad enti già “smagriti” in termini di personale e sotto pressione per i vari adempimenti ordinari, di rendersi protagonisti di opere costose spesso con importanti ricadute sui cittadini (si pensi alla costruzione di nuovi asili nido o delle mense scolastiche). Il tutto con una forte pressione sui tempi di realizzazione in quanto la realizzazione e le spese devono essere poi rendicontate all’Europa, pena la perdita di finanziamenti. Si sono stratificati adempimenti, procedure e piattaforme in un susseguirsi veramente impressionante e come referente Pnrr per il Dipartimento di trasformazione digitale, lo tocco con mano quotidianamente.
Mi occupo infatti di piccoli comuni in cui spesso oltre al supporto per la corretta spesa delle risorse del Pnrr mi capita spesso di fare supporto psicologico ai dipendenti! Beninteso, non sono certo contrario al Pnrr, ma forse una operazione straordinaria come il PNRR doveva essere accompagnata da norme straordinarie come fu la legge Obiettivo per la Tav. Questo allineamento tragico di mancanza di personale, mancanza di competenze ed opere e adempimenti di carattere straordinario stanno mettendo a dura prova il sistema. E a meno di cambiamenti normativi radicali difficilmente le cose potranno cambiare. Una community come quella di “Se Sei Sindaco” può però giocare un ruolo importante per la condivisione di buone pratiche e per la diffusione della competenza.
FERRARI E I COMUNI: CONFRONTO E LA CONDIVISIONE
Le regole dei social network, che consentono una comunicazione fluida, ininterrotta, veloce, possono permettere la diffusione della conoscenza in maniera “orizzontale” e condivisa: nel momento in cui qualcuno scopre una novità o una informazione, tutti sono informati nello stesso momento in cui questa viene condivisa e si accorcia la distanza tra la periferia (i comuni) e il lo Stato Centrale, dove risiedono le competenze, le informazioni e le soluzioni a ogni problema.
Sorprendentemente è la stessa logica che avvicina i Cittadini di un Comune al proprio Sindaco che quotidianamente rende note le novità del proprio paese rendendo accessibile l’autorità ed eliminando il famoso “scalone” che divide il popolo dai piani alti… nello stesso modo una community fatta di Sindaci in diretta connessione con gli organi centrali, avvicina gli amministratori agli organi centrali e alla linfa vitale dello Stato… facendoli sentire meno soli ed abbandonati. E’ un modello nuovo che coniuga gli strumenti interattivi con le istituzioni e i portatori di innovazione di processo, che cresce quotidianamente ed è sempre più apprezzato…e chissà che non giochi un ruolo fondamentale e di ispirazione per chi ci governa e decide il futuro della Nazione.
FERRARI: «NEI COMUNI SINDACI, LEADER NEI MOMENTI DI CRISI»
A proposito del covid, chi Ti parla è stato Sindaco durante il covid, ossia durante un’importante
pandemia, che ha colto impreparati anche noi Paesi più sviluppati. Durante gli anni del covid, è
riemersa con una certa consapevolezza la necessità di tornare a considerare i territori, e i loro
amministratori pubblici, in particolare i Sindaci, come un presidio di civiltà, di sicurezza e di
benessere. Oggi che il covid è stato sconfitto, pensi che questa rivalutazione dei territori e dei
suoi protagonisti stia ancora dispiegando i suoi effetti, o pensi che tutto sia tornato come prima
o anzi peggio di prima. A Te la parola…
Io non ho vissuto direttamente il covid come Sindaco perché il mio secondo mandato di Sindaco è finito nel 2019. Però ero in Consiglio Comunale a fianco del mio assessore che nel frattempo è diventato Sindaco, quindi come capogruppo della maggioranza e, lasciamelo dire, come padre nobile della nostra coalizione, l’ho vissuto anche io. La prima considerazione che vorrei fare sui Sindaci nel periodo del Covid, è questa: la storia ci insegna che un popolo quando ha paura cerca un leader, si affida, si mette nelle braccia di un leader, e molto spesso abbiamo visto i Sindaci svolgere questo ruolo con tutti i limiti e le incognite del caso.
FERRARI: «L’EREDITÀ DEL COVID, SMART WORKING E RISCOPERTA DEI COMUNI»
Tanto è vero che, non dimentichiamolo, che sono una trentina i sindaci che sono deceduti per covid nei primi mesi del 2020, e li abbiamo celebrati a Codogno nel raduno dei Sindaci a settembre del 2020 che era stato organizzato proprio per celebrare i Sindaci morti nel tenere insieme le comunità e al tempo stesso rimetterci le penne durante questa malattia. Poi il covid più o meno è passato, c’è voluto un po’ di tempo, è arrivato il Pnrr, abbiamo imparato tante cose, abbiamo imparato la DAD, abbiamo imparato lo smart working, cose che erano meno diffuse ma sono diventate l’ordinaria amministrazione, e lo smart working sicuramente ha contribuito alla riscoperta di molti territori, molti Comuni, molti Sindaci, di paesi anche abbastanza remoti hanno visto rifiorire in certi casi le loro città, ripopolate da lavoratori che potevano tranquillamente svolgere le loro mansioni in smart working.
Ovviamente non tutti, stiamo parlando di una piccola minoranza, che però è un segno di quello che potrebbe essere in realtà un equilibrio tra grande città e territorio remoto. In questo gioca secondo me un ruolo fondamentale la connettività, il digital divide. Il Pnrr ha secondo me azzeccato una mossa nel coprire tutti i numeri civici con la fibra e o con il 5G, in modo da dare parità di accesso ai servizi indipendentemente dal luogo in cui si trovano.
PNRR COME STRUMENTO PER DARE PARITÀ DI ACCESSO AI SERVIZI
Ne ho parlato recentemente anche con l’ex Sindaco di Milano Albertini, quindi Milano, una città che attrae e che sulla carta ha tutti i servizi a disposizione e sembra una cosa invincibile in termini di attrazione, in realtà il mio punto non è che uno debba vivere in città o debba vivere in campagna, l’importante è che non sia obbligato a trasferirsi in città perché solo là trova i servizi e la banda larga in questo caso contribuisce alla parità di accesso, di modo che sia libera la scelta di vivere o in città o nei territori remoti.
Quindi questa è la cosa più importante che ho visto, e che è un lascito del covid, che ha cambiato le nostre abitudini ma che in realtà può essere visto come il bicchiere mezzo pieno, cioè trasformiamo quella che è stata la negatività del covid, in qualcosa di positivo e nella possibilità di riscoprire i nostri territori attraverso la parità di accesso ai servizi che ci servono tutti i giorni.
Parlo ovviamente dei servizi della pubblica amministrazione, ma anche della sanità, dei servizi
scolastici e quant’altro. In fondo se ci pensiamo il Pnrr, proprio con la missione relativa agli asili
nido, le mense scolastiche e la sanità interconnessa e la digitalizzazione, va proprio in direzione di
dare a tutti parità di accesso ai servizi.
Il Quotidiano del Sud.
Ferrari: «Comuni in affanno tra carenza di personale e Pnrr»