Ferrari a un bivio, Hamilton sotto accusa: dentro o fuori
- Postato il 19 agosto 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
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Un Hamilton così in difficoltà al primo anno in Ferrari non se lo aspettavano nemmeno i suoi peggiori detrattori. Mai nel corso della sua gloriosa cavalcata in F1, iniziata in McLaren nel 2007, il pilota anglocaraibico si era ritrovato ad affrontare la pausa estiva con zero podi ottenuti. Teniamo conto, naturalmente, delle sfide domenicali e non delle Sprint Race del sabato che lo hanno visto protagonista di un successo a Shanghai e di un terzo posto a Miami. Lewis ha deluso i tifosi, ma prima di tutto sé stesso. L’ex pilota della Mercedes è crollato anche emotivamente nel corso delle ultime settimane, palesando il suo disagio.
La pole position ottenuta da Charles Leclerc in Ungheria ha mandato in crisi il numero 44. Lewis è arrivato a dichiarare che la Ferrari dovrebbe pensare a un altro pilota. Un pensiero che un campione non dovrebbe mai concepire, ma probabilmente Lewis non è più quel fenomeno che sfiorò il suo ottavo riconoscimento iridato nel GP di Abu Dhabi del 2021. Oggi sembra stanco, demotivato e non integrato nel suo nuovo ambiente. Del resto, in una recente intervista, lo ha dichiarato lo stesso team principal, Frederic Vasseur, che è stato sottovalutato il suo inserimento a Maranello.
Si avvicina l’ipotesi ritiro
Lewis ha una sola speranza nel cuore e lo ha fatto capire da settimane ai tecnici della Ferrari. Il 2026 rappresenta un nuovo inizio e occorre puntare già da ora su un progetto tecnico che deve risultare vincente. Dopo il dominio Mercedes e l’epopea gloriosa Red Bull Racing, interrotta dalle attuali vittorie McLaren, la Ferrari è rimasta a bocca asciutta. L’ultimo titolo costruttori è datato 2008. Lewis si augura che le nuove regole possano offrirgli la possibilità di fare la storia anche al volante della Rossa. Leclerc, dal canto suo, rimane una certezza della Scuderia.
Nel caso in cui dovesse ripetere un’altra stagione fallimentare, è altamente probabile che possa appendere il casco al chiodo al termine della prossima annata. Il suo contratto pluriennale prevede un’opzione, ad oggi remota, per il 2027. Sarebbe venuto a ritirare una pensione faraonica anticipata e questo è quello che contestano gli esperti che conoscono bene le trame del circus. Le ultime critiche sul nativo di Stevenage sono arrivate dall’ex team principal della Haas, Guenther Steiner.
Hamilton sul banco degli imputati
Steiner è convinto che il campione britannico possa concludere la carriera già a fine 2025. “Ha perso la fiducia in sé stesso. Se non credi più in te stesso, non puoi esibirti – ha annunciato il tecnico a Web.de – Non si diventa più veloci invecchiando, ma lui può sicuramente guidare a un buon livello per qualche altro anno. Tuttavia, se non ti piace più, allora non ha senso. È meglio dire: ‘Ci ho provato, non ha funzionato e mi arrendo’“.
“Forse dopo tornerà più rilassato e le sue prestazioni miglioreranno. Ma forse no, allora posso ben immaginarlo dire alla fine dell’anno: ‘Basta. Non mi farò questo per un altro anno’”. Lewis ha la possibilità poter scegliere liberamente: “Ha molti interessi al di fuori della Formula 1, ed è un marchio a sé stante. Molti piloti hanno bisogno della F1 come rampa di lancio per quello che arriverà finita la carriera. Lewis non ne ha più bisogno, e questo rende anche più facile per lui chiudere la carriera“, ha spiegato Steiner. Parole dure che rispecchiano in pieno la crisi che sta vivendo il vincitore di 105 tappe in F1.