Ferragosto, festa di Augusto, Maria in cielo come Gesù, Mosè, Elia, il destino dei profeti
- Postato il 15 agosto 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Oggi 15 agosto è Ferragosto, Feriae Augusti, festa di Augusti, quando il lavoro nei campi si ferma e sull’aia si fa festa, secondo la tradizione latina e pagana.
Per i cristiani è dí più: è la celebrazione della assunzione in cielo di Maria, la Madonna, la madre di Gesù. Il dogma non ha origini evangeliche, essendosi formato nel quinto secolo a Costantinopoll.
L’accensione in cielo di Gesu è invece ricordata fin dal Vangelo di Luca e dagli Atti degli apostoli, attribuiti allo stesso autore.
Maria salì in cielo a Ferragosto?

In cielo, anche dopo Ferragosto, Gesù e Maria dovrebbero trovarsi in buona compagnia. Secondo la tradizione giudaica li avevano preceduti Enoch (sesto discendente diretto di Adamo volato in Paradiso a 325 anni di età), Mose e Elia.
Che l’ascesa in cielo di Elia sia la copertura di una morte violenta ci sono pochi dubbi. Elia, il cui nome è legato anche a una grande carestia (a quei tempi il clima cambiava più di oggi e faceva più danni) era una spina nel fianco del re Acab e ancor più della regina Jezebel. I due avevano più di una ragione per eliminarlo, come si legge nei Libri dei Re.
Per Mosè si tratta solo di ardite supposizioni che ad esempio un biblista come Paolo De Benedetti non sembra condividere.
(Dt 34,1-12) Mosè morì in quel luogo, secondo l’ordine del Signore. Non è più sorto un profeta come lui.
Il libro del Deuteronòmio la racconta così
In quei giorni, Mosè salì dalle steppe di Moab sul monte Nebo, cima del Pisga, che è di fronte a Gerico. Il Signore gli mostrò tutta la terra: Gàlaad fino a Dan, tutto Nèftali, la terra di Èfraim e di Manasse, tutta la terra di Giuda fino al mare occidentale e il Negheb, il distretto della valle di Gerico, città delle palme, fino a Soar. Il Signore gli disse: «Questa è la terra per la quale io ho giurato ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe: “Io la darò alla tua discendenza”. Te l’ho fatta vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai!».
Mosè, servo del Signore, morì in quel luogo, nella terra di Moab, secondo l’ordine del Signore. Fu sepolto nella valle, nella terra di Moab, di fronte a Bet-Peor. èNessuno fino ad oggi ha saputo dove sia la sua tomba. Mosè aveva centoventi anni quando morì. Gli occhi non gli si erano spenti e il vigore non gli era venuto meno. Gli Israeliti lo piansero nelle steppe di Moab per trenta giorni, finché furono compiuti i giorni di pianto per il lutto di Mosè.
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