Federlogistica Liguria: “La congestion fee deve diventare una port fee vera e propria”

  • Postato il 7 marzo 2025
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  • Di Genova24
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Genova. “La congestion fee applicata alle missioni di trasporto che coinvolgano i porti di Genova e La Spezia deve essere trasformata in una port fee vera e propria, in virtù di quanto prevede l’art 6 bis del dlgs 286/2005. Vale a dire coinvolgendo di tutte le parti della filiera e decisa dalle Autorità Portuali”. Lo si legge in una nota di Federlogistica Liguria.

“I continui ritardi causati dalle congestioni – che hanno tante cause ma non certo imputabili alle imprese di trasporto – sommati all’incremento dei costi (il rinnovo del CCNL, l’accisa sul gasolio, l’inflazione che grava su materiali di consumo) come pure all’incremento dei costi derivanti dalle pratiche documentali per l’accesso ai porti (che la digitalizzazione non ha ancora risolto per tutta la filiera) richiedono che al trasporto venga riconosciuta questa ‘surcharge'”.

“Il fatto che attualmente la congestion fee, promossa da tutte le associazioni di categoria, sia di natura discrezionale e non obbligatoria genera situazioni contraddittorie che favoriscono le ditte senza scrupoli che offrono, sostanzialmente in dumping, servizi di trasporto danneggiando le imprese corrette”.

“L’assenza di un sistema tariffario che riconosca effettivamente il corrispettivo per una missione – andando oltre i costi minimi accertati periodicamente dal ministero che non hanno nemmeno valenza impositiva e riferimenti tariffari fermi praticamente al 2000 – di per sé ha prodotto e produce situazioni di concorrenza sleale e illegale – che ormai ogni giorno leggiamo sulla stampa – e lo stesso capita con la congestion fee fintanto che non avrà una natura obbligatoria “erga omnes””.

“Il trasporto di merci, che quasi al 90% viene e verrà svolto su gomma, è essenziale per la tenuta del sistema economico e per le famiglie, ha bisogno di vedersi riconosciuto un corretto valore della propria attività. Il malcontento e i disagi pesanti che la categoria vivono ogni giorno possono alimentare confusione ed eccitare un conflitto che va scongiurato nei modi che il buonsenso delle parti coinvolte nella filiera e le leggi possono e potrebbero facilmente consentire”.

Autore
Genova24

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